“Noi non ci fermiamo e non ci fermeremo fino a che gli agricoltori e la nostra agricoltura non avranno risposte su tutte le questioni che abbiamo messo in evidenza lo scorso 8 gennaio, durante la conferenza stampa sulle emergenze ancora insolute da cui dipendono il presente e il futuro del comparto primario”. È Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, ad annunciare l’incontro-assemblea con gli agricoltori pugliesi a Bari per venerdì 26 gennaio, alle 10.30, presso l’Hotel Parco dei Principi.
“Bisogna ripartire subito dalla riforma della PAC, che così com’è evidenzia limiti e fallimenti evidenti, ma occorre che le istituzioni a tutti i livelli prendano coscienza anche della necessità di interventi che riducano i costi di produzione, dal gasolio alle materie prime”, aggiunge Sicolo. “L’Europa deve essere amica dell’agricoltura, occorre ci metta nelle condizioni di produrre di più, non che freni il comparto addossandogli colpe che non ha, come sull’ambiente. Il Governo nazionale punti realmente sul vero Made in Italy che, di questo passo, rischia di scomparire un pezzo alla volta anno dopo anno”.
Il 26 gennaio, a Bari, si tornerà a discutere anche del sostegno alle filiere, delle misure che garantiscano e applichino i criteri di certificazione e tracciabilità dei prodotti, la situazione delle cartelle esattoriali emesse dai Consorzi di Bonifica commissariati. Un capitolo fondamentale, inoltre, è quello che riguarda le zavorre della burocrazia. Al centro delle rimostranze degli agricoltori ci sono anche le questioni dei contributi e del mancato esonero Irpef: “Così il Governo penalizza soprattutto i giovani. La mobilitazione continua su ciascuna delle questioni evidenziate, compresa la richiesta al Governo di attivare immediatamente il Registro Telematico e tutte le azioni previste da Granaio Italia. Noi non ci fermiamo, l’agricoltura e i nostri agricoltori pretendono risposte”.