Nell’ultima settimana è partita la raccolta firme per il referendum popolare abrogativo della Legge 86/2024 per l’autonomia differenziata. Anche i sindacati studenteschi pugliesi hanno lanciato la campagna Studenti Uniti per Costituzione, chiedendo di firmare per salvare l’integrità del Paese.
“Fin dal primo momento ci siamo schierati: l’autonomia differenziata spacca il Paese, mette in discussione i diritti dei cittadini e deve essere fermata ad ogni costo. Si tratta di una legge voluta per mero scambio tra i partiti di maggioranza, priva di un disegno di Paese che non sia vuota retorica. L’unico esito di questa legge è la sottrazione di risorse importantissime a tutto il Paese, che mettono in seria difficoltà i nostri sistemi di politiche sociali, la nostra sanità e la scuola”, dichiara Vittorio Ventura, coordinatore della Rete della Conoscenza Puglia.
Per Stefano Mariano, coordinatore dell’Unione degli Studenti Puglia, “un sistema nazionale di istruzione rischia di non esserci più: una delle competenze che le Regioni vorrebbero è proprio quella relativa all’istruzione, già martoriata e sotto finanziata, che così finirebbe alla mercé della politica regionale. Non è possibile immaginare la scuola in questo modo, con programmi definiti a livello locale, docenti assunti con contratti regionali e chissà cos’altro. Questa riforma è pura propaganda: non ne viene niente di buono né per le regioni del Nord né per le materie di competenza, che verrebbero fortemente depotenziate”.
“Con questa campagna vogliamo coinvolgere studentesse e studenti, ma anche giovani lavoratori e lavoratrici, in una battaglia determinante per il Paese: accanto al referendum sull’autonomia ci sono i 4 quesiti della CGIL sul lavoro. È l’opportunità unica di ridisegnare un Paese su presupposti diversi, e come studentesse e studenti di questa regione siamo pronti a fare la nostra parte!”, concludono gli studenti.