Il Sindaco di Lucera non si ponga al di sopra delle regole democratiche

Giuseppe Pitta, sindaco di Lucera

Tutte le forze di opposizione legittimamente presenti in Consiglio Comunale hanno chiesto ufficialmente al sindaco, Giuseppe Pitta, di pronunciarsi sulle voci che lo accusano di avere organizzato una presunta festa, nei giorni in cui il capo della Civica Amministrazione chiedeva alla cittadinanza il massimo rispetto delle prescrizioni emanate, cioè di rimanere il più possibile a casa, per contrastare la circolazione del virus, pena gravi sanzioni, in una città esausta, stravolta dai contagi e attanagliata dalla crisi sanitaria, sociale ed economica.

Pitta tace; e non è un bel segnale per Lucera.

Viene chiesto al Primo cittadino di chiarire una vicenda che più passano i giorni più diventa pesante per l’istituzione che rappresenta. Pitta non può ignorare quello che chiedono di sapere i rappresentanti della minoranza e, oggi, tutta l’opinione pubblica; il Sindaco non può considerarsi al di sopra delle regole del confronto democratico.

Se Pitta non è stato coinvolto in nessuna festa, se si tratta di un polverone, lo dica e denunci, ovviamente, coloro che hanno messo in giro le voci, potendo farlo; se, invece, è colpevole si presenti con umiltà davanti alla città, fornendo le opportune spiegazioni e assumendosi le sue responsabilità.

Lucera è una città segnata da un forte declino che è anche culturale e sociale, e il silenzio di un Sindaco e dei gruppi che compongono la sua maggioranza, di fronte alla richiesta di chi per dovere istituzionale gli chiede conto dei suoi comportamenti, è un segnale ulteriore di questo declino.

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