Il Lucera Calcio ha premiato gli exploit di Kenneth Mamah

da sinistra, Mamah, e i dirigenti Dell’Aquila e Maiellaro

La gente del calcio ha la memoria lunga da elefante e, con questa memoria, si confronta di continuo, ricordando torti e meriti. Lo fa perché si muove lungo strade del tempo disseminate di delusioni e gioie. E volti, che continuano a raccontare, a dire di piccole e grandi imprese, a trasmettere un fervore che non arriva solo alla bellezza dello sport. Il Lucera Calcio ha memoria e contezza delle cose fatte, e delle storie emerse da un mosaico di sentimenti molto più ampio di un campo di gioco.

Così, la sera di un martedì già consapevolmente estivo, a qualche passo dalla mole magnifica del duomo angioino, spunta il sorriso di Kenneth Mamah. Uno dei migliori calciatori passati tra i flutti della nostra passione. Kenneth, attaccante nigeriano classe 1998, ha vestito la maglia del Lucera Calcio tra il 2019 e il 2020 con in panchina i mister Alfredo Bertozzi e Fabrizio Di Flumeri e tanti, impressionanti goal che sono stati vero propellente per i viaggi intergalattici del Comunale. Kenneth, nella sua traiettoria di crescita, è giunto al Varese, in serie D, e poi nella serie B della Turchia, al Goztepe, tra i professionisti, lasciando tutti a bocca aperta, anche perché è un gran bravo ragazzo ed è campione di simpatia. Una favola, la sua, cominciata qui, tra i discorsi e i progetti di valorizzazione dei giovani, nuovo vangelo della riorganizzazione tecnico societaria del club.

La dirigenza ha conferito a Kenneth un riconoscimento che, oggi, lustra il significato di un legame, che è forte e fa memoria, con la città di Lucera e con i suoi tifosi.

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