Domenica 18 dicembre 2022, mentre l’ecumène calcistica, in diretta planetaria, nello stadio Lusail di Doha, capitale del semidesertico Qatar, celebra il suo rito più prestigioso, i campionati dilettantistici, quelli senza riflettori e commentatori televisivi tarantolati, quelli, spesso, senza il becco di un quattrino, disputano le previste partite del loro calendario, davanti a un pubblico infreddolito.
È un calcio periferico, lontano dallo sguardo benevolo della Dea Eupalla (Gianni Brera), tutta presa dal cimento franco-argentino orchestrato in HD dal duo Mbappè-Messi, che si svolge in riva alle acque geopolitiche del Golfo Persico. Un calcio di passione, un calcio “pane e salame“, pur tuttavia, per chi lo sa apprezzare, geometrico, di profondità filosofica, certamente pervaso di poesia e mai blasfemo, che, se è di scena, vale la pena guardare, anche il giorno di una incoronazione mondiale.
Le storie che si narrano lontano dalle ricche capitali del pallone imbottito di petrodollari non hanno meno valore; e riservano molte sorprese. Come quella ordita da questo Lucera Calcio che ha messo nelle mani di Costanzo Palmieri una zemaniana nidiata di autentici velociraptor. L’ultima di queste piccole macchine da guerra risponde al nome di Oscar Mawa, classe 2005, ugandese, fisico minuto, ma già resistentissimo, da maratoneta degli altipiani africani. Oscar Mawa scende in campo per la prima volta con la maglia biancoceleste e, al cospetto di avversari temibili, tra il 10′ del primo tempo e il 1′ della ripresa, segna tre goal. Al Comunale, è festa grande. La tifoseria ha trovato un nuovo, giovane idolo incamminato sulle orme di Kenneth Mamah, il nigeriano approdato al calcio professionistico in Turchia? I presupposti potrebbero esserci tutti, se stiamo a quanto visto nel corso dell’ultimo match; ma lo sapremo meglio col tempo. E sapremo anche quante chance avrà il Lucera Calcio di migliorare ulteriormente la sua classifica, che da alta può diventare altissima, tenuto conto che continuano ad arrivare giocatori e che è prossimo all’esordio anche un connazionale di Oscar Mawa, di cui la dirigenza parla molto bene.
Insomma, per il 2023, speriamo di assistere ad altre storie; e a continuare con una narrazione di ragazzi che, nella manovra, a memoria, corrono veloci, si sovrappongono, si incrociano, fanno intensità e si divertono sotto l’occhio attento e saggio di Mister Palmieri.
Auguri a tutti.