IL GIOVANE PITTA CHE FECE L’IMPRESA

Giuseppe Pitta, sindaco di Lucera

Con l’elezione di Giuseppe Pitta a sindaco di Lucera, si è chiuso un periodo elettorale che, per quanto breve, è stato convulso, stancante, a tratti, poco edificante, segnato dall’emergenza covid.

Pitta, nato nel 1986, ha mancato per pochi voti la vittoria già al primo turno, e questo ha alimentato le speranze di Fabrizio Abate che, staccatissimo, ha tentato una rimonta al ballottaggio – ma ha avuto la meglio solo in 5 sezioni su 33 – contando anche sull’apporto di voti di vecchi e nuovi settori dell’ostinato anti tutolismo che, due settimane prima, avevano votato per altri candidati sindaci. In gran parte, insomma, un aiuto giunto da gente che non ha mai lesinato critiche, se non insulti, sul dissesto come su altro, a Tutolo, alla vecchia amministrazione e quindi al suo assessore alle finanze, cioè Fabrizio Abate. Il miracolo non è avvenuto.

La politica, si sa, è anche l’arte delle alleanze, pratica che, a volte, impone l’uso della spugna per cancellare il passato con il suo carico di delusioni, guerre intestine, litigi, dissapori, parole sconvenienti. Con il ritorno in seno al Pd, Abate, figliol prodigo, ha ritrovato i vecchi “compagni”, dai quali, in dissidio, si separò nel 2014 per unirsi all’onda, e al successo, di Antonio Tutolo, assumendo a Palazzo Mozzagrugno la carica di vice sindaco e quella di assessore. Un’avventura non di poco conto. Ora, il Pd, ridotto ai minimi termini e fuori dal Consiglio comunale, si è rinsanguato con l’arrivo di Abate e di altre figure; e tornerà a sedersi con tre rappresentanti nella massima assise. Sarà interessante vedere quali dinamiche l’ex leader dei “Democratici per Lucera” innescherà nel partito in cui è tornato. Il tempo dirà.

Se diciamo Pitta, diciamo anche Tutolo, ma fino a un certo punto. Ed è proprio l’ex sindaco, oltre allo stesso Pitta, a saperlo meglio degli altri. Soprattutto, i due sanno che devono lavorare di comune accordo, ognuno nel proprio ambito, per portare il massimo beneficio a Lucera, come hanno chiesto gli elettori, consapevoli della necessaria sinergia tra Città e Regione.

La Regione è la nuova casa di Antonio Tutolo, voce che, a Bari, si aggiunge alle altre della Capitanata che peroreranno, si spera, la causa di un territorio che vuole affrancarsi da una posizione che è stata sempre di subalternità. L’entusiasmo e la determinazione, a sentire le parole di Tutolo, non mancano e potrebbero non mancare le occasioni per far emergere la sua caparbietà e il suo modo non convenzionale di concepire l’azione politica. Tutolo ha vinto la sua nuova sfida, è innegabile, al di là di tutte le polemiche, confermandosi personalità capace di accumulare consenso senza perdere il contatto con un elettorato devoto che accetta i suoi difetti come è pronto ad esaltare i suoi pregi, i suoi taralli, le marmellate e le ricette in diretta sui social. E, probabilmente, merita attenzione anche il modo in cui l’ex Primo cittadino abbia protetto i suoi assessori e tutti i consiglieri di maggioranza dagli attacchi pesantissimi ricevuti, a torto o a ragione, nei mesi precedenti, prima dello scioglimento del Consiglio comunale.

Giuseppe Pitta, quindi, è il nuovo sindaco di Lucera, tra i più giovani della storia locale; ed è stato Presidente del Consiglio comunale, incarico che ha svolto con rigore, persino arginando Tutolo, tracimante nei suoi interventi. Pitta, che, tra l’altro, ha buone doti diplomatiche, finita la festa dovrà misurarsi con una città oberata dai problemi, che sono quelli economico finanziari, molto gravi, quelli legati alla mancanza di personale al Comune, quelli relativi a viale Castello, alla zona 167 e al sant’Anna, senza dimenticare i servizi sociali, l’impulso che bisognerebbe dare allo sviluppo del tessuto produttivo e la guardia che non bisogna abbassare nella tutela dell’ambiente. E’ un impegno da far tremare i polsi, che il giovane Pitta si accollerà con la squadra di assessori, giovandosi, per fortuna, di un asse con Bari, senza, finalmente, passare per Foggia. Su questo non ci sono dubbi.

Intanto, il nuovo Consiglio comunale, in cui non sono rientrati Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia e Lega, dovrebbe essere così composto:

Maggioranza

Aquilano Francesco (255 voti), Polis Futura; Carolina Favilla (252 voti), Polis Futura;

Colomba Luigi (249 voti), Lista Tutolo; La Vecchia Raffaele (216 voti), Lista Tutolo;

Di Carlo Pietro (329 voti), Pitta Sindaco; Battista Maria Angela (306 voti), Pitta Sindaco; Coccia Mario (265 voti), Pitta Sindaco; Scirocco Antonio (241 voti), Pitta Sindaco;

Conte Giovanni Paolo (254 voti), La Pagnotta; Di Cesare Carmen (240 voti), La Pagnotta;

Di Battista Nicola (330 voti), Agricoltori per Lucera; Colucci Pasquale (213 voti), Agricoltori per Lucera; Travaglio Rosa (177 voti), Agricoltori per Lucera;

De Maio Tonio (411 voti), Lucera al Centro; Preziuso Maria Pia (230 voti), Lucera al Centro.

Opposizione

Ventrella Angelo (176 voti), De Sabato Sindaco;

Buonavitacola Antonio (319 voti), Forza Italia;

Russo Francesco (256 voti), Lucera 2.0;

Iannantuoni Raffaele (231 voti), Italia in Comune;

Colucci Davide (215 voti), Partito Democratico; Dell’Aquila Antonio (182 voti), Partito Democratico;

Fabrizio Abate, candidato sindaco; Francesco Di Battista, candidato sindaco; Giuseppe De Sabato, candidato sindaco.

SUNDAY RADIO – IL BLOG

About the author