“Siamo al 100% con gli agricoltori di Capitanata che stanno manifestando per salvare l’agricoltura. Lo abbiamo ribadito ieri sera (mercoledì 31 gennaio, ndr), nell’incontro convocato da Emilio Di Pumpo, sindaco di Torremaggiore, nel quale assieme alle altre organizzazioni ci siamo confrontati con gli agricoltori di tutto l’Alto Tavoliere”. È Angelo Miano, presidente di CIA Capitanata, a tornare con forza sulle questioni che in questi giorni sono state espresse dagli agricoltori manifestanti a Foggia, con oltre 400 trattori in corteo nel capoluogo dauno, ma anche a Lucera, San Severo, Candela, Torremaggiore e in diversi altri centri della provincia.
“La questione del giusto valore da riconoscere ai nostri prodotti, e della difesa dalle importazioni massicce e selvagge, è tra quelle che ci stanno più a cuore. Abbiamo raccolto oltre 75mila firme nella petizione in favore della cerealicoltura italiana, ottenendo l’adesione di circa 50 comuni pugliesi, della stessa Anci Puglia, e di diverse associazioni di consumatori”, ha ricordato Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata.
“Siamo stati gli unici”, aggiunge Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, “a mettere in chiaro, in modo forte e trasparente, una piattaforma che raccoglie in toto le rivendicazioni che oggi i cortei dei trattori stanno esprimendo. Abbiamo indicato 5 priorità: una profonda riforma della PAC, misure europee e nazionali per la riduzione dei costi di produzione, interventi per affrontare calamità e fitopatie, contrasto alla concorrenza sleale e vera semplificazione burocratica”.
Per la CIA Agricoltori Italiani di Puglia, il Governo deve ripristinare i livelli precedenti dei contributi per le polizze assicurative agevolate. E’ necessario che il Governo non lasci nulla di intentato, in Europa, per uniformare gli standard produttivi. Va difeso il “made in Italy”, favorendo acquisto e consumo di prodotti coltivati e raccolti in Italia.