A Lucera come altrove – voglia di “libertà” ma c’è ancora un po’ di strada da fare

Lucera, Piazza Duomo in zona gialla

La zona gialla apre alla bella stagione, possibilmente senza coprifuoco. In cima ai desideri degli italiani, c’è una vita senza restrizioni e senza vincoli. Tuttavia, in giro, si coglie una voglia di normalità, al momento, forse, eccessiva. L’effetto psicologico da “liberi tutti”, determinato dall’avanzamento della campagna vaccinale, dalla diminuzione dei contagi e, se vogliamo, dalla stanchezza, a Lucera come altrove, è percepibile; ma attenti ai pericoli che può indurre la troppa disinvoltura, sentenziano gli esperti.

Il Governo ragiona sul coprifuoco, su uno spostamento alle 23 o sulla totale abolizione, decisione auspicata da molti per favorire la riconciliazione con il piacere di andare al bar o al ristorante e di vivere le sere d’estate all’aria aperta con gli amici, e tutto il resto, senza dover guardare l’orologio per avviarsi a malincuore verso casa.

Ma l’eventuale e atteso provvedimento in merito dell’Esecutivo non ci dispensa dal mantenere una condotta in linea con le prescrizioni anti contagio. Il covid, purtroppo, non è sparito; e bisogna continuare a farci i conti, combattendolo con responsabilità, senza creare gli ancora pericolosi assembramenti, al fine di abbreviare, il più possibile, il tempo che ci divide dal momento in cui la Scienza e le autorità preposte, e non il populismo e l’opportunistica superficialità di determinati personaggi, diranno che siamo ragionevolmente al sicuro.

Si tratta di questo: il Governo farà la sua parte e non ha la bacchetta magica, per cui tocca ai cittadini essere determinanti perché si possa raggiungere, quanto prima, quel tanto agognato giorno, con buona pace di ogni polemica.

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