L’assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Puglia, Massimo Bray, si è dimesso. E’ il secondo assessore a dimettersi, dopo Pierluigi Lopalco. La delega è stata assunta da Michele Emiliano.
Massimo Bray ha annunciato con un post sui social la sua decisione
“Care amiche e cari amici, dopo aver ripetutamente pensato alla situazione in cui mi trovo, alle difficoltà personali che affronto da alcuni mesi, alle indicazioni ricevute dai medici, credo corretto far emergere quel senso di profondo rispetto verso le Istituzioni e la consapevolezza di quante energie ci vogliano per portare avanti un incarico così delicato come quello che mi è stato affidato con generosità dal Presidente Emiliano. Sono così pervenuto al convincimento di non essere, in questa fase della vita, nelle condizioni di adempiere alle funzioni che mi sono state assegnate di responsabile della Cultura e del Turismo della Regione Puglia”, scrive Bray.
“Tra le molte iniziative che il gruppo di lavoro che ho avuto l’onore di coordinare ha portato avanti – si legge nel testo -, sono contento che in questi mesi si siano definiti alcuni progetti di lunga durata a cui tenevo molto: la Biennale del Mediterraneo, la legge sulla tutela del patrimonio culturale immateriale, la delibera che consentirà di realizzare alcuni progetti archeologici di straordinario valore”.
“Il numero impressionante di manifestazioni culturali messe in piedi nella lunga estate pugliese e la qualità di ognuna di esse – aggiunge Bray -, sono il segno della vitalità, della creatività, della passione di chi lavora in questo straordinario mondo. Credo anche che sia stata una bella scelta quella di legare lo sforzo di ripartenza della nostra regione ad una campagna pubblicitaria il cui slogan “Puglia una storia d’amore” voleva indicare la cura, l’attenzione, gli sforzi di tutela del nostro patrimonio, delle nostre tradizioni. Anche la nuova campagna dedicata al turismo, la cui definizione si è conclusa in questi giorni, sottolineerà come cultura e turismo possano rappresentare uno straordinario modello di sviluppo sostenibile”.
“La scelta della qualità e non della quantità per misurare il valore di un luogo o di una manifestazione culturale deve essere il nostro punto di riferimento. La ricerca e la formazione, come ho ripetuto moltissime volte il questi mesi, dovranno essere al centro delle politiche da mettere in atto. Proprio per queste motivazioni ritengo importante la scelta del Presidente Emiliano di assumere direttamente, in questa fase, le responsabilità dell’assessorato”, conclude l’ex assessore.