I sindaci meridionali hanno partecipato, mercoledì 21 luglio, ad una manifestazione promossa dalla rete RecoverySud, dal Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale e dai senatori Saverio de Bonis e Gregorio De Falco, a Roma, in Piazza Montecitorio, davanti alla sede della Camera dei Deputati, per far sentire la propria voce ed opporsi allo scippo di risorse ai danni del Mezzogiorno che si riscontra nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Gli amministratori si sono ritrovati per dare continuità alla protesta già esercitata, nello stesso luogo, il 6 ottobre 2020, quando furono espresse preoccupazioni sul rischio di manovre sul Recovery Fund in difformità rispetto ai criteri europei, che considerano più meritevoli di sostegno le regioni ad alto tasso di disoccupazione e a basso Pil pro capite.
Infatti, oggi, la ripartizione attuata dal Governo delle risorse stanziate dall’Unione Europea è ritenuta iniqua dai manifestanti. Il piano prevede per il Meridione solo il 40%, mentre il restante 60% sarà messo a gara in ambito nazionale. Per il Sud, in base ai criteri di riparto del regolamento della Ue, la quota sarebbe pari al 70%.
Ma, secondo i promotori della protesta, orientati verso una visione pessimistica, se tutto andrà bene dalla programmazione si è no 30/35 miliardi arriveranno al Sud, cioè qualcosa che arriva al 15/20%.
Presente in Piazza Montecitorio anche il sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta, che ha dichiarato: “Siamo qui per spronare il nostro Governo affinché i fondi del Recovery, concepito per dare una possibilità al Sud Italia di recuperare un gap che ormai si è stabilizzato da lunghi decenni, siano sottoposti ad una ripartizione equa. Quelle risorse devono servire da volano per superare il divario Nord-Sud. Non sembra, però, che le volontà siano chiare e siano confacenti a quelle europee”.