Mosè La Cava, l’arte come destino

Mosè La Cava: Processo di santificazione

Ora che Mosè La Cava ci ha lasciati, il suo messaggio venga raccolto e portato alla consapevolezza dell’intera comunità per essere assorbito nel profondo, consolidato nell’immaginario, il più possibile. Non possiamo tirarci indietro, perché parliamo di un uomo che ha passato la vita a interrogarsi; e quelle domande le ha poste a tutti noi attraverso la sua arte e la crescita intellettuale.

Bastava avere una frequentazione anche non approfondita per rendersi conto di quanto Mosè si dedicasse all’affinamento del suo rapporto con il mondo che lo circondava. Come tutti gli artisti, esploratori di linguaggi e travalicatori di limiti.

L’arte mai è banale se a crearla è chi si mette in discussione, sfidando le consuetudini, le sue e quelle degli altri. L’arte si rivela scomoda, rivoluzionaria, forza dirompente che è in grado di incidere sul senso comune di un numero incredibile di persone. Persone che possono diventare popolo, quindi, identità, tradizione, cose da raccontare e ricordare. Cose da difendere.

Mosè La Cava si è fidato totalmente delle sue percezioni; ha capito che, quello, era il suo destino; ed è andato avanti con coraggio, senza mai fermarsi e senza mai indietreggiare rispetto a ciò che il suo il talento gli imponeva. Poi, ha trascritto tutto nelle opere che ha prodotto, tessere di un’esistenza, riflessioni stratificate e arditi incastri di storie, colori e materiali.

Ha, così, rappresentato, nei vari periodi della sua vicenda artistica, le contraddizioni, le solitudini e le paure della società dei consumi, gli inganni della comunicazione di massa, le prepotenze del potere politico e di quello economico, l’orrore della guerra e dell’aggressione all’ambiente, le ambiguità delle ideologie e le suggestioni delle religioni. Ha reinterpretato, come gesto di riverente omaggio, la grandiosità del passato, per celebrare, rafforzandolo, un legame a cui non possiamo rinunciare, pena lo straniamento culturale e la trasformazione della memoria.

Mosè La Cava è stato il propugnatore di un’altra bellezza, potente e affascinante; ha costruito una sfida costante e un vocabolario ideale di significati colmi fino all’orlo di un sentire inedito. Si è consegnato al mondo sul confine di una catarsi pop, ma pur sempre come la vera arte impone. Senza paure o ripensamenti.

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