L’Unifg per la tutela delle persone in transizione di genere – approvato il regolamento

Università di Foggia ha recentemente approvato il Regolamento per l’attivazione e la gestione di un’identità alias per persone in transizione di genere, pensato per garantire alla comunità accademica tutta un ambiente di lavoro e di studio improntato al benessere e volto alla tutela della dignità dell’individuo. Il nuovo Regolamento si inserisce nel quadro normativo disciplinato dalla legge 164/1982 che regola la rettificazione di attribuzione di sesso e opera anche in ossequio all’articolo 3 della Costituzione Italiana che proclama, fra le altre, l’uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge senza alcuna distinzione sul piano dell’orientamento sessuale.

Attraverso tale strumento normativo, l’Università di Foggia garantisce alle persone in transizione di genere di attivare un’identità alias mediante apposita procedura amministrativa, che consente di utilizzare un nome differente da quello risultante dall’anagrafica dell’Ateneo, in attesa che il percorso della rettificazione di attribuzione di sesso porti al riconoscimento formale della relativa identità. La stessa è un’anticipazione dei provvedimenti che si renderanno necessari al termine del procedimento di transizione, quando la persona sarà in possesso di nuovi documenti di identità personale con conseguente rettifica di genere e del nome di nascita. Chi ne faccia richiesta conserverà l’identità per tutto il periodo della propria carriera.

Il servizio, rivolto a tutto il personale e agli studenti iscritti all’Unifg, è istituito dall’Ateneo d’intesa con il CUG (Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni), un organismo presieduto dalla prof.ssa Madia D’Onghia che agisce per promuovere una cultura del rispetto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, nonché per tutelare gli stessi contro ogni discriminazione che possa generare situazioni di disagio.

L’approvazione del Regolamento per l’attivazione e la gestione della carriera alias” ha dichiarato la prof.ssa D’Onghia, “è un ulteriore tassello della policy di inclusione del nostro Ateneo, volto a garantire benessere e sicurezza a tutte e tutti coloro che fanno parte della comunità accademica, in particolare tutti coloro che desiderino utilizzare un nome diverso da quello anagrafico. L’Università di Foggia ha sentito forte il dovere di «rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese», come dispone l’art. 3 della Costituzione. Nel caso in questione, parliamo di ostacoli di “ordine sociale” che fanno riferimento al riconoscimento della persona e della sua identità percepita, quando questa non corrisponde a quella assegnata alla nascita in base al sesso biologico. Ostacoli che l’Università ha la possibilità di rimuovere a vantaggio, non solo di ogni persona direttamente interessata, ma di tutta la comunità accademica. In questa logica il Regolamento intende garantire agli studenti e alle studentesse in transizione di genere di poter vivere in un ambiente di studio sereno, in cui i rapporti interpersonali siano improntati alla correttezza, al reciproco rispetto delle libertà e dell’inviolabilità della persona”.

In seguito alla presentazione della domanda corredata da apposita documentazione da parte dei soggetti interessati, l’Università si impegna a sottoscrivere un accordo confidenziale rinnovabile all’inizio di ogni anno accademico.

Si tratta di un ulteriore importante passo per l’Università di Foggia che conferma ancora una volta l’attenzione rivolta a garantire ai propri studenti e al personale tutto le migliori condizioni di benessere psicofisico nei luoghi di lavoro e di studio.

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