La vegetazione cresciuta indisturbata e rigogliosa lungo viale Castello, dopo che, due anni fa, si sono fermati i lavori avviati secondo un progetto di riqualificazione, è stata rimossa.
Le erbacce, gli arbusti, che avevano raggiunto un’altezza di oltre due metri, e tutta la sterpaglia hanno subito un taglio generalizzato tra muretti di cemento, recinzioni abbattute e copiosa presenza di rifiuti.
Non è dato sapere, al momento, se l’intervento sia stato effettuato perché anche a Palazzo Mozzagrugno sia finalmente arrivato il senso di imbarazzo che ha pervaso molti cittadini che, nei mesi scorsi, si sono trovati a spiegare ai forestieri (il famoso turismo), che cercavano in quella “jungla” un varco per raggiungere la Fortezza svevo-angioina, come fare per portarsi verso il monumento più rappresentativo della storia lucerina, o se la novità sia il prodromo della tanto auspicata ripresa dei lavori.
Il sindaco, Giuseppe Pitta, quando è stato interpellato sulla questione viale Castello ha sempre risposto come un mantra: “Tra poco riprenderanno i lavori”; “Lì dobbiamo riprendere i lavori”; “Manca poco alla ripresa dei lavori”.
Speriamo sia arrivata l’ora della ripresa dei lavori. E che venga ripristinata la circolazione su un tratto della viabilità cittadina, soprattutto pedonale, che ha causato molti disagi, in particolare, agli anziani che abitano in zona Castello, oltre a lasciare inorriditi i turisti.
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