Microfono aperto per Lucera Non Tace
Lucera, il verde pubblico: una chimera?
A Lucera non c’è tempo per cullarsi su allori recenti più o meno giustificati, né su sterili polemiche. Lo stato di incuria e abbandono della villa comunale è sotto gli occhi di tutti e suscita lamentele sempre più vivaci tra i cittadini. Le poche aiuole rimaste in città agonizzano nel più totale abbandono. Diversi vasi per piante collocati nel centro storico per migliorarne il decoro sono danneggiati o incolti (perché non farli “adottare” dai gestori degli esercizi commerciali contigui ai vasi? Un maggiore decoro sarebbe indubbiamente salutare anche per la loro attività). Gli alberi del perimetro urbano, negli anni, sono stati abbattuti indiscriminatamente con motivazioni spesso futili o inesistenti. Il bosco locale boccheggia e versa in una condizione di abbandono pluridecennale, aggravata dalle ferite inferte dagli ultimi incendi spesso di origine vandalica o dolosa: rimasti tutti impuniti. Eppure sono stati erogati finanziamenti in materia. In merito al finanziamento di 1 milione e 150 mila euro ottenuto nel 2022 per progetti di rigenerazione urbana, LNT chiede all’amministrazione comunale di illustrare alla cittadinanza quali sono gli interventi previsti sul bosco e nella villa comunale. A Lucera fatica a farsi strada una sensibilità ambientale anche sul versante “meno impegnativo” del verde urbano. Un ultimo episodio, apparentemente marginale potrebbe denotarlo: la decisione dell’amministrazione comunale di abbattere 15 alberi nella zona del campo sportivo. La motivazione addotta per l’abbattimento (pericolo per le tribune) è basata su riscontri oggettivi? Recentemente il consiglio comunale, dopo quasi due anni di attesa (ci si augura che il sindaco, come annunciato, vada a fondo sulle ragioni di un tale ritardo da parte dei tecnici comunali) ha approvato all’unanimità il regolamento per l’affidamento ai privati di aree di verde pubblico mediante sponsorizzazioni. Sarebbe stato più opportuno coinvolgere e sensibilizzare i cittadini, le imprese, le associazioni, le scuole alla tutela e salvaguardia del verde comunale attraverso processi educativi, di partecipazione e autogestione delle aree verdi urbane, omettendo la sponsorizzazione che, anche se regolamentata, può prestare il fianco a inconvenienti ingenerati dalla difficoltà di esercitare i dovuti controlli. In ogni caso è illusorio pensare che questa misura possa risolvere in toto il problema della gestione del verde comunale. Intanto perché, qualora i privati aderiscano al regolamento, sceglierebbero le aree centrali e più appetibili per le loro finalità pubblicitarie, ignorando quelle marginali e periferiche. Più in generale, l’idea di affidare ai privati la gestione di servizi basilari per la comunità (si adombra 2 l’eventualità di affidare ai privati la gestione del cimitero e di alcuni monumenti locali) propagandata come la panacea di tutti i mali ha prodotto, negli ultimi decenni, gravi distorsioni e, sovente, costi aggiuntivi per la comunità, senza peraltro eliminare sprechi e inefficienze. Comunque l’affidamento ai privati di aree di verde pubblico mediante sponsorizzazioni al massimo potrà essere una soluzione integrativa. E allora, quali altre soluzioni pensa di adottare l’amministrazione comunale? LNT ha evidenziato da tempo l’assenza di un piano organico del verde comunale che ponga sistematicamente l’attenzione sul monitoraggio, sulla manutenzione e pianificazione del verde comunale. LNT chiede al consiglio comunale di redigere (magari partendo e ampliando l’attuale regolamento), in trasparenza e in condivisione con la società civile, un piano organico del verde comunale. E di adottarlo al più presto integrandolo nella pianificazione urbanistica generale. Sia perché lo stato del verde comunale è giunto ad un degrado non più tollerabile, sia perché Lucera e i suoi amministratori locali non possono più permettersi di incappare in una ulteriore mortificazione pubblica in vista di Lucera 2025, capitale regionale della cultura.
P.S. Alle forze politiche e ai consiglieri comunali di opposizione:
✓ In assenza di risposte da parte dell’amministrazione comunale, i consiglieri dell’opposizione potrebbero intervenire fornendo queste informazioni alla cittadinanza. Potrebbero rendere pubbliche e dibattere con la società civile le loro proposte più importanti prima di presentarle alle varie commissioni consiliari.
✓ Premesso che ricordare “distrazioni e dimenticanze” del passato è sempre costruttivo se vengono recepite nel modo giusto: quali proposte concrete hanno messo in campo sulla proliferazione degli impianti di trattamento dei rifiuti (compreso il progetto Maia Rigenera), sulla tutela dei monumenti locali e sul vincolo indiretto da far apporre alla Fortezza Svevo-Angioina e all’Anfiteatro?
Forse i consiglieri comunali, compreso quelli di opposizione, dimenticano che non sono stati estratti a sorte, ma hanno liberamente scelto di candidarsi a rappresentanti della comunità. Di conseguenza hanno il dovere di agire nell’interesse generale e hanno precise responsabilità nei confronti dei cittadini.
Lucera Non Tace ODV