Il Pronto Soccorso dell’ospedale Lastaria riaprirà il prossimo 16 aprile. Lo ha annunciato il sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta, il quale si è detto felice per la bella notizia che è giunta dalla direzione del Policlinico Riuniti di Foggia, del quale il presidio lucerino è struttura satellite. Inoltre, al Sindaco è stata comunicata anche l’apertura di Oncologia, reparto che potrà contare su dieci posti letto.
I lavori, quindi, sono terminati e aprirà – ha sottolineato Pitta – un pronto soccorso sicuro, con il necessario personale medico e infermieristico, in locali idonei.
Per il Primo cittadino, il 16 aprile si chiude una vicenda per la quale è stato giusto nutrire preoccupazione e dubbi, perché il territorio si è trovato a fare a meno di un presidio importante, ma che è stata anche oggetto di speculazione a fini politici. Il Lastaria, ospedale no covid, in base alla decisione del Riuniti, è posizionato sul fronte destinato alle altre patologie, che, naturalmente, non sono sparite con l’avvento della pandemia causata dalla diffusione del coronavis, che ha messo a dura prova il Servizio Sanitario Nazionale. Per cui, nel ragionamento di Pitta, quel provvedimento che ha disposto la chiusura del pronto soccorso, il 2 novembre 2020 per motivi di sicurezza, è stato sostanzialmente giusto.
Secondo il pensiero del Sindaco, il presidio lucerino continuerà a crescere e già oggi può essere considerato, alla luce delle attività che svolge, un vero fiore all’occhiello della sanità provinciale.
Al di là dell’entusiasmo del momento e dei ringraziamenti – vedere riattivato un servizio è sempre motivo di soddisfazione – è innegabile che Lucera e i comuni del Preappennino abbiano patito disagi in questi mesi; e Pitta fa bene a riconoscere i dubbi della gente, separandoli da quelle che ha definito speculazioni politiche. Infatti, non sono tutte speculazioni: è qualcosa che ha a che fare con il fondamentale diritto all’assistenza sanitaria sancito dalla Costituzione, per cui chi si è impegnato a rimettere le cose a posto, altro non ha fatto che il proprio dovere.
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