Lucera – i nuovi scenari della Civica Amministrazione

L’ingresso della sede del Comune di Lucera

I sommovimenti della politica riversano sull’Amministrazione comunale una nuova, tellurica fase. È accaduto che, sentendosi non preso in considerazione, il gruppo consiliare Ri-Innoviamo Lucera ha sbattuto la porta, accomodandosi fuori dalla maggioranza che regge le sorti di Palazzo Mozzagrugno.

I consiglieri Giuseppe De Sabato (presidente di commissione) e Angelo Ventrella, come si ricorderà, corsero in aiuto del sindaco Pitta, unitamente a Forza Italia, nel giugno 2021. L’accordo fu sancito sulla base di un programma di proposte che, anche se ridotto a soli tre punti, non ha ricevuto, secondo le accuse, la dovuta attenzione da parte del Primo cittadino. Conseguenza del passo indietro di De Sabato e Ventrella anche l’uscita dalla Giunta di Antonella De Sabato, titolare, per conto di Ri-Innoviamo Lucera, della delega assessorile alla Cultura.

A questo scenario di cambiamento, si aggiunge il recente passaggio dell’assessore Venditti in quota Pd, percorso seguito anche dal consigliere Gianpaolo Conte. Il partito di Enrico Letta, quindi, già da mesi avvicinatosi a Pitta, con questi nuovi punti di forza, entra ufficialmente nel governo cittadino. Poi c’è la vicenda di Davide Colucci, un tempo all’opposizione, poi passato in maggioranza, che, nella sua strana traiettoria in questa consiliatura, ora, dicono, si ricollocherebbe fuori.

Giuseppe Pitta, quindi, può contare sull’appoggio di un numero di consiglieri che si è ridotto e, secondo voci di corridoio, con qualche altro grattacapo in maggioranza da affrontare per calmare le acque.

Il Primo cittadino, che non si è ancora pronunciato pubblicamente sugli ultimi avvenimenti, non difetta, comunque, di doti da equilibrista. Lo dimostrò proprio all’indomani del clamoroso dietro front di Con Lucera e Agricoltori per Lucera, un terremoto sanguinoso per il suo significato, perché interruppe non solo la collaborazione amministrativa ma un sodalizio ben più consistente e un cammino comune simbolico, di antica origine, vincente nelle urne dal 2014. Una diatriba, o forse una sfida, quella, dai risvolti velenosi, non rara per virulenza tra amici che passano dall’amore all’odio (si tolsero anche il saluto a vicenda, ha detto qualcuno).

Pitta parò il colpo che poteva essere mortale e mutò a suo favore l’esito degli eventi, rivolgendosi, per continuare ad amministrare la Città, alle forze di minoranza, compresi De Sabato e Ventrella, che, sedici mesi dopo, tuttavia, lasciano la baracca e riprendono la vecchia strada, indebolendolo, in definitiva, sul piano dei numeri.

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