Con l’arrivo della bella stagione, moto, scooter e maxi scooter tornano padroni delle strade cittadine, a velocità per niente urbane e a tutte le ore. Mezzi, anche di una certa potenza, rumorosi e lanciati sul filo dell’equilibrio, senza paura e senza pensare al peggio. Inarrestabili. I giri del motore sono il propellente che infiamma la vanità e la trasgressione di questi “Pecco Bagnaia” di provincia, mentre c’è gente, già perseguitata dal caldo, che, di notte, dorme o tenta di farlo.
In particolare, è la circonvallazione il tracciato su cui scatenare gli hp e i latrati dei tubi di scarico. E chi se ne frega del disturbo arrecato. Conta sentirsi forti e veloci. O, forse, conta che qualcuno si accorga di loro; e pazienza se si alzano maledizioni e invettive da ogni dove.
È estate. E in estate si dorme poco a prescindere, anche per le accelerazioni, le sgommate e i chiassosi caroselli sotto i balconi e le finestre di chi vuole riposare. Questo è il pensiero che galleggia nella testa dei centauri della zona, impegnati in un personale e quotidiano gran premio scassa timpani. E non solo quelli.
Ma è così difficile spostarsi su due ruote con un filo di gas, senza calarsi necessariamente, a certe ore, nel ruolo di ottusi fracassoni, quando la stragrande maggioranza dei propri simili sta facendo altro ed esige tranquillità?
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