Lucera – ancora uno spiacevole episodio in Consiglio comunale

Certi episodi non dovrebbero accadere in Consiglio comunale, il “luogo” in cui i rappresentanti del popolo dovrebbero sentire il naturale dovere di mantenere sempre un contegno rispettoso dell’Istituzione della quale, eletti secondo democrazia, sono stati chiamati a fare parte. Lo stesso discorso vale per le altre assemblee elettive di livello superiore, ovviamente, dove il peso della responsabilità, forse, è anche maggiore e, nonostante questo, non di rado, ci ammanniscono spettacoli osceni.

La cronaca della seduta della Massima Assise cittadina, tenutasi lunedì 29 novembre, ci riferisce di un brutto momento, perché brutto è stato, in cui la consigliera di minoranza Francesca Niro (solidarietà da parte nostra), mentre polemizzava con il sindaco, Giuseppe Pitta, è stata redarguita dal consigliere di maggioranza Angelo Ventrella, che, in maniera spiccia, le ha intimato di “stare zitta”. Peraltro, va dato atto a Ventrella di avere capito l’errore e di essersi subito scusato con la Niro, che ha così ricordato l’accaduto: “Nella seduta odierna di Consiglio comunale, di fronte ad un mio scambio di vedute con il Sindaco, il consigliere di maggioranza Angelo Ventrella, a cui evidentemente dava fastidio che la sottoscritta controbattesse al Sindaco, mi ha in maniera anche aggressiva intimato di stare zitta. Considero molto grave intimare ad una persona di stare zitta, se poi la persona è anche una donna e a farlo con tutto lo sdegno e la sgarbatezza possibile è un suo collega consigliere, credo sia inaccettabile. È appena passata la giornata contro la violenza di genere e questi episodi mi confermano che la strada da fare è ancora lunga nella direzione del rispetto e della gentilezza”.

Va detto che il Consiglio comunale ha vissuto, negli anni scorsi, diversi frangenti in cui la normale dialettica, avvelenata dai rancori, si è trasformata, tra consiglieri e tra consiglieri e Sindaco, in un tentativo di duello rusticano con la subitanea abrogazione dell’italiano in favore del più virile dialetto. All’epoca, su queste pagine, scrivemmo che ci era sembrato di assistere a situazioni da rissosa assemblea condominiale e non alla riunione di cittadini responsabili verso i gravi problemi denunciati dalla comunità.

Fate i bravi, cari Consiglieri di maggioranza e minoranza. Ne vale la pena. La politica – e questa è una notizia, visti i tempi – può essere ancora una cosa seria.

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