Riceviamo e pubblichiamo
Ieri sera si è svolto un Consiglio Comunale dopo 4 mesi, su sollecitazione di alcuni consiglieri di opposizione. Si è arrivati a discutere fino a mezzanotte su un punto molto importante per il nostro territorio, relativo al recepimento, da parte del Comune di Lucera, delle modifiche alle Leggi Regionali 56/80 (“Tutela e uso del territorio”) e 20/01, introdotte con le nuove Leggi Regionali approvate lo scorso anno dal Consiglio Regionale della Puglia.
La legge risponde modernamente, e nel rispetto del paesaggio, alle richieste da parte di tutto il mondo agricolo di snellire l’iter burocratico finalizzato all’ottenimento dei permessi per l’ampliamento, entro precisi limiti, dei fabbricati già costruiti sui propri terreni. Questa legge permette alle aziende che intendono investire per ampliare la propria azienda di poterlo fare asservendo le superfici di proprietà, evitando l’acquisto di asservimenti da terzi e il conseguente notevole aggravio di costi.
La suddetta legge è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Puglia, dopo aver seguito il necessario iter di approvazione, che comprende i passaggi in Commissione Consiliare e la richiesta dei pareri tecnico-normativi all’ufficio Legislativo della Regione Puglia.
Ciò nonostante, ieri nel Consiglio Comunale di Lucera si è consumata una vera e propria pantomima: prima il Sindaco Giuseppe Pitta ha chiesto ai consiglieri di opposizione proponenti di ritirare il punto all’ordine del giorno legato a quella che i giornali e i media hanno già ribattezzato “Legge Tutolo”; in seguito al diniego, il Sindaco e i consiglieri di maggioranza hanno respinto la proposta di delibera all’ordine del giorno presentata dall’opposizione, rinviando così sine die l’applicazione della legge sul nostro territorio.
Per motivare la sua scelta politica, il Sindaco ha affermato che la legge presenterebbe profili di incostituzionalità, cosa tutta da verificare in quanto non esiste al momento alcuna pronuncia in merito da parte della Corte Costituzionale, oltre ad altri cavilli che i sottoscritti consiglieri di minoranza hanno dimostrato essere pretestuosi, ed ha tirato così un freno a mano sulle legittime ambizioni delle aziende agricole del nostro territorio di espandere i propri fabbricati entro i precisi limiti normativi, e di conseguenza di creare sviluppo e posti di lavoro.
Chiediamo quindi al Sindaco e all’Amministrazione comunale di spiegare alla città le precise motivazioni di questa scelta politica scellerata.
Sono già passati molti mesi da quando la cosiddetta legge Tutolo è stata approvata, senza che venisse in seguito presentato alcun atto amministrativo da parte del Comune di Lucera, e il Consiglio Comunale di ieri si è tenuto solo ed esclusivamente grazie all’interessamento dei Consiglieri di opposizione.
Qual è l’idea di sviluppo che il Sindaco Giuseppe Pitta e la sua Amministrazione Comunale intendono portare avanti per la nostra città, al netto di proclami e vuote dichiarazioni d’intenti?
Caro Sindaco, non vorremmo che l’unico “difetto” di questa legge sia il nome che porta, perché sarebbe davvero avvilente pregiudicare una preziosa opportunità di sviluppo per il nostro territorio, a preminente vocazione agricola, per motivi che esulano dall’interesse della comunità.
I consiglieri comunali
Francesca Niro, Francesco Aquilano, Vincenzo Checchia, Raffaele Lavecchia, Fabrizio Abate