Lastaria – Pasqualone: “a Lucera non chiuderemo niente”

Un momento della seduta monotematica del 29 giugno 2022 del Consiglio comunale

“A Lucera non chiuderemo niente, dobbiamo solo aggiustare il tiro in funzione delle risorse umane disponibili”. Sono parole del direttore generale degli Ospedali Riuniti di Foggia, Giuseppe Pasqualone, intervenuto, mercoledì 29 giugno, nel corso della seduta monotematica del Consiglio comunale sulla situazione dell’ospedale Lastaria di Lucera, presenti il direttore sanitario, Franco Mezzadri (in procinto di passare all’Asl), e i consiglieri regionali Antonio Tutolo, Giandiego Gatta e Giannicola De Leonardis.

Pasqualone ha avuto espressioni di lode per le condizioni in cui è tenuto e gestito il presidio lucerino, plesso del policlinico foggiano e ospedale di zona disagiata, che, tuttavia, deve fare i conti, come tutte le altre strutture, con gravi criticità, soprattutto in ordine alla diffusa carenza di personale, aspetto che diventa particolarmente cruciale per il servizio di pronto soccorso, in cui si contano sempre meno medici specializzati in medicina d’urgenza, come prevede la norma. Un’emergenza, dalla quale – lo ha detto anche Mezzadri – la sanità, a tutti i livelli, potrà uscire solo tra alcuni anni, quando, si spera, si potrà contare su una platea più numerosa di medici che abbiano scelto quel tipo di specializzazione e, quindi, quell’esperienza professionale, oggi, considerata poco attrattiva.

“Avevo il dovere di fare chiarezza sull’ospedale; di capire se il Lastaria è a tutti gli effetti parte del Policlinico di Foggia o se è figlio di un dio minore, e l’entità dei sacrifici che si faranno nei prossimi mesi e in che direzione si vuole andare. Ci hanno assicurato che l’ospedale non corre rischi, che il pronto soccorso non chiuderà. Quindi, i cittadini di Lucera e quelli dei comuni del preappennino possono stare tranquilli. Ma, durante i mesi estivi, per i turni delle ferie, vista la carenza di personale, purtroppo, disagi potranno ancora esserci”, ha detto a Sunday Radio il sindaco Pitta.

Pasqualone ha, infatti, indicato il mese di settembre come il momento in cui si comincerà “ad aggiustare il tiro in funzione delle risorse umane disponibili”.

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