FestambienteSud – il Banco Alimentare interverrà per parlare di economia circolare

Il Banco Alimentare parteciperà agli EcoForum in programma a FestambienteSud, il festival nazionale di Legambiente per il Sud Italia, che si svolgeranno venerdì 23 luglio a Monte Sant’Angelo.

Il Banco Alimentare interverrà durante la sessione dedicata a “Economia Circolare ed impianti industriali: un binomio inscindibile” (in programma alle 9.30 nella sala conferenza delle Clarisse) e all’EcoForum “Agroecologia: generazione circolare – stili di vita – lavoro ed etica – dalla terra alla tavola – agricoltura e società”.

Siamo contenti di essere stati invitati a confrontarci su dei temi che sono la linfa vitale della nostra attività e dell’esperienza che facciamo da più di trent’anni. Questa di FestambienteSud è davvero un’occasione utile per raccontare la realtà, per far rivivere le domande e soprattutto per cercare risposte in una modalità ormai imprescindibile: quella del fare insieme”, dichiara Stefania Menduno, presidente dell’OdV Banco Alimentare della Daunia “F. Vassalli” che porterà la sua testimonianza al Festival insieme al direttore Gianluca Russo.

Il Banco Alimentare recupera cibo dalla filiera agroalimentare per distribuirlo alle strutture caritative presenti in tutta Italia, con la duplice finalità di ridurre lo spreco alimentare e dare nuovo valore al cibo ancora buono. In questo modo contribuisce a dare concretezza al modello di economia circolare e sussidiaria, attraverso una serie di benefici per tutta la comunità: più facile accesso al cibo da parte delle persone in difficoltà, riduzione degli sprechi alimentari e, di conseguenza, minori emissioni di gas serra e di consumo di acqua.

Il Banco Alimentare recupera eccedenze, non scarti, e questo è un punto fondamentale” – sottolinea Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare – “I prodotti recuperati sono tutti buoni, integri, con le loro caratteristiche nutrizionali intatte. Recuperiamo le sovraproduzioni, le eccedenze, i prodotti che il mercato non vuole o non utilizzerebbe più. Ridiamo valore a quello che per il mercato sembra averlo perso. E lo doniamo a circa 7.600 strutture caritative che sul territorio nazionale sostengono 1.700.000 persone in difficoltà. Facciamo economia circolare da più di 30 anni!”.

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