Doveroso ricordare Gino Strada – le riflessioni di Giuseppe Pitta e Francesca Niro

Gino Strada (dal Web)

Lucera ricorderà per sempre Gino Strada e la sua opera filantropica, scientifica e pacifista. Il Consiglio comunale, all’unanimità, durante la seduta del 23 agosto, ha deliberato che una via o una piazza della città sarà intitolata al medico di Sesto San Giovanni e a sua moglie, Teresa Sarti, i fondatori della Ong Emergency.

“Intitolare una via o una piazza di Lucera a Gino Strada e alla signora Teresa Sarti credo sia un’azione doverosa – ha dichiarato a Sunday Radio il sindaco, Giuseppe Pitta -. Si tratta di persone che hanno dedicato la loro vita alla causa dei più deboli, a coloro i cui diritti sono stati costantemente minacciati dalle guerre e non solo. Sarà un’iniziativa con indubbie connotazioni educative, a cui Lucera dovrà aggiungere qualcosa in più, soprattutto nel momento in cui bisognerà rispondere presente sull’accoglienza”, ha concluso Pitta.

“Una delibera encomiabile e necessaria – ha detto a Sunday Radio la consigliera di minoranza Francesca Niro (Con Lucera) -. Tuttavia, una iniziativa che dovrà essere seguita da un atteggiamento, come si è detto in Consiglio comunale, di apertura sulle tematiche dell’accoglienza. A Lucera, ci sono tante persone provenienti da zone di guerra e di povertà del pianeta, che vivono ai margini, per non dire come fantasmi, in sottani del centro storico. Vorrei che ci occupassimo di questi aspetti per sollevare una riflessione anche su quanto avviene in quelle abitazioni fatiscenti. Girano voci di fenomeni preoccupanti come la prostituzione e lo spaccio di droga. Noi amministratori dovremmo monitorare questi fenomeni per contrastarli ed evitare violenza e sfruttamento. Tempo fa, quando ero in maggioranza – ci ha detto ancora Francesca Niro -, avevo pensato di proporre un corso di alfabetizzazione di base per le tante badanti e per i lavoratori stagionali, perché la conoscenza della lingua è il primo passo verso l’integrazione. E’ un progetto che il nostro gruppo consiliare valuta di rilanciare. Poi, ritornando ad una vicenda del passato che suscita ancora polemiche e accuse di incoerenza per alcuni, quella del trasferimento di immigrati in un centro individuato lungo la statale per Foggia, dico di non essere favorevole a sistemazioni di questo tipo, ai ghetti, perché non aiutano il processo di accoglienza, che è necessario per non creare barriere. Perciò, auspico che l’intitolazione a Gino e Teresa Strada faccia da apripista per riflessioni e azioni concrete”.

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