Cittadinanza in allarme a Lucera per la sospensione dell’attività del Pronto Soccorso dell’ospedale Lastaria, dalle ore 20 del 2 novembre. La chiusura sarebbe “temporanea e provvisoria”, come si legge in una lettera, che annuncia il provvedimento, partita dal Policlinico Riuniti di Foggia, con le firme del direttore generale, Dattoli, e di quello sanitario, Mezzadri. Di mezzo c’è il Covid-19.
“La struttura organizzativa del Pronto Soccorso di Lucera – si legge nella nota di comunicazione – non può garantire in questo particolare momento il contenimento del rischio di contagio per gli operatori e gli utenti e anzi si è rivelata porta di accesso all’improprio stazionamento di pazienti Covid positivi presso la stessa struttura con modalità inappropriate e inadeguate. La statistica degli accessi registrati nell’ultimo anno segnala d’altronde una scarsa affluenza di pazienti ascrivibile essenzialmente ai codici bianchi e verdi”.
Ora, le funzioni del pronto soccorso del Lastaria sono confluite in quello del Policlinico Riuniti di Foggia; mentre a Lucera continua ad essere attiva “la Postazione 118 medicalizzata e il Servizio Assistenziale per le rispettive funzioni ad esse delegate”.
Il sindaco, Giuseppe Pitta, anche per stroncare le polemiche subito immancabilmente alimentate (permangono scorie delle recenti campagne elettorali), invita a non allarmarsi, e, comunque, per la giornata di giovedì, 5 novembre, ha fatto sapere che è già stato fissato un incontro con il direttore generale del Policlinico Riuniti, Dattoli, al fine di apprendere “de visu” ulteriori aspetti della vicenda, soprattutto, l’eventuale data di ripartenza di un servizio che non riguarda solo la popolazione di Lucera.
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