Un uomo e una donna, giovani migranti africani, sono morti la scorsa notte in una baracca di Borgo Mezzanone. Il decesso sarebbe avvenuto nel sonno per l’intossicazione provocata dalle esalazioni di monossido di carbonio prodotte da un braciere collocato accanto al letto, per difendersi dal freddo pungente di questi giorni. Due persone che dormivano nella stessa baracca sono rimaste leggermente intossicate. A dare l’allarme sono stati altri migranti.
Il personale del 118, quando è giunto sul posto, non ha potuto fare altro che constatare il decesso dei due giovani. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’intera zona. Le indagini sono condotte dalla polizia.
Nell’insediamento di Borgo Mezzanone vivono stabilmente oltre 1.500 stranieri, prevalentemente occupati in lavori nelle campagne della provincia.
”Si continua a morire nella baraccopoli di Borgo Mezzanone – ha dichiarato Giovanni Mininni, Segretario Generale Flai Cgil nazionale -. Si continua a morire nella colpevole indifferenza di istituzioni, politica, ma anche di una intera società per cui è più comodo girarsi dall’altra parte. A Borgo Mezzanone, da sempre, alloggiano lavoratori migranti, occupati prevalentemente in agricoltura; da sempre denunciamo le condizioni di questi insediamenti informali, luoghi, nella migliore delle ipotesi, in cui i caporali vanno in cerca di braccia da sfruttare. Ma le cosiddette politiche migratorie non trovano mai soluzioni adeguate e dignitose. Oggi, invece di pensare a politiche di accoglienza e integrazione, si ragiona su come far circumnavigare l’Italia alle navi delle Ong, colpevoli di salvare vite umane quando e dove possono. È ora di intervenire, di agire nel segno del rispetto di uomini e donne, che scappano dai loro Paesi in cerca di lavoro e di futuro”.