Lucera – storie di ordinario degrado

Una foto che non ha bisogno di commenti

Ci pensa, come sempre, la realtà a smontare la narrazione della cosiddetta “città d’arte”, così cara a coloro che non si rendono conto, più o meno volutamente, delle innumerevoli contraddizioni che abbiamo sotto gli occhi e che, purtroppo, non sfuggono ai forestieri che giungono in visita dalle nostre parti. Contraddizioni che ci raccontano di amministrazioni comunali quanto meno distratte e poco tempestive e cittadini a cui non interessa aderire ad un codice comportamentale che abbia a che fare con le espressioni del senso civico.

In alcuni, è duro a morire il convincimento di considerare gli spazi comuni come estensione di quelli di casa propria, dove agire liberamente. L’abbandono dei rifiuti è uno degli effetti di questa visione oscena e distorta di comunità. Percorrere, per esempio, la rete delle strade che corrono attorno alla città serve a capire che ataviche abitudini si ripropongono in continuazione; e che siamo lontani da quell’idea di progresso morale che ci permetta di celebrare le bellezze del nostro territorio senza colpe.

Piccole discariche a cielo aperto, sempre più numerose, dove si trova di tutto, spuntano nelle piazzole di sosta; i sacchetti di immondizia punteggiano i bordi della sede stradale, lanciati, come sembra evidente, dalle auto in movimento. Mentre, anche nel centro urbano sono sempre più numerose le buste lasciate qui e là. Spettacolo deprimente, dimostrazione di una mentalità assurda e anacronistica che inficia gli sforzi, piccoli o grandi che siano, che la maggior parte dei cittadini compie per contrastare l’avanzata del degrado.

SUNDAY RADIO – IL BLOG

About the author