“Sinistra Italiana è l’unica forza politica nazionale – dichiara Mario Nobile, Segretario Provinciale di Sinistra Italiana – che sostiene lo Sciopero Generale indetto da CGIL e UIL contro una delle Leggi di Bilancio più inique degli ultimi anni”.
Alla presenza di Maurizio Carmeno e Gianni Ricci, Segretari generali di CGIL Foggia e UIL Foggia, e di Giulio Marcon, già Deputato di Sinistra Italiana e Portavoce di Sbilanciamoci, che studia ogni anno le leggi di bilancio, è stato organizzato l’unico dibattito pubblico nella Provincia di Foggia, martedì 14 dicembre, sui motivi che hanno giustamente indotto i sindacati ad attaccare il Governo Draghi.
“Lega Nord, Partito Democratico, Forza Italia, Movimento Stelle e Renzi – conclude Mario Nobile di SI – stanno per approvare una riforma del fisco a vantaggio dei ceti più ricchi, l’aumento dell’età pensionabile ed il ritorno alla Legge Fornero, nessun investimento su Scuola, Università e Ricerca, la cancellazione della proposta fatta dal Governo Conte II di introdurre un Salario minimo legale contro il lavoro povero e l’esclusione dei lavoratori autonomi dalla Riforma degli Ammortizzatori sociali. Per questi motivi saremo in piazza a Bari il giovedì 16 dicembre al fianco lavoratori e pensionati”.
Il Governo Draghi sta per compiere scelte ingiuste.
FISCO. Vengono ridotte le tasse per redditi medio-alti con + 700 euro al mese da 50.000 euro; + 250 euro da 75.000 euro; solo + 5 euro per i più poveri tenendo conto che l’85% di chi lavora, o è in pensione, vive con meno di 35.000 euro all’anno.
CRISI INDUSTRIALI – DELOCALIZZAZIONI. Nulla! Le multinazionali licenziano e scappano all’estero e in Capitanata la crisi morde le fabbriche e aumenta la Cassa Integrazione.
PRECARIETÀ. Aumentano i contratti a tempo determinato nel pubblico e nel privato, tirocini, somministrazioni e occasionali soprattutto per giovani e donne.
PICCOLE IMPRESE. La Cassa Integrazione sarà ridotta lasciando lavoratori senza tutele.
SCUOLA – UNIVERSITÀ. Nessuna modifica alle disastrose leggi di Renzi e zero investimenti su cultura, diritto allo studio e ricerca.
PENSIONI. Aumento dell’età pensionabile e ritorno alla Fornero.
SALARIO MINIMO LEGALE. Cancellata la proposta del Governo Conte II che prevedeva l’introduzione di una norma contro illavoro povero.
SANITÀ – POVERTÀ. Con i pochi soldi stanziati si coprono a stento i tagli degli scorsi anni lasciando scoperte le persone non autosufficienti, mentre per poveri e disoccupati peggiorano le condizioni per ottenere il Reddito di cittadinanza.
MEZZOGIORNO. Le imprese del Nord ricevono i miliardi del PNNR a scapito del Sud.