La Puglia, da zona arancione, diventa zona gialla, da domenica 6 dicembre. Lo stabilisce l’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Il provvedimento, però, arriva in un momento in cui l’Istituto Superiore di Sanità ritiene la nostra regione tra quelle a rischio alto. Infatti, i numeri della Capitanata, per esempio, secondo le autorità sarebbero da piena zona rossa e il presidente Emiliano e l’assessore Lopalco ne sono consapevoli. Tuttavia, i dati della provincia di Foggia si diluiscono nel contesto regionale che è da zona gialla. Il peso della situazione, quindi, ricade sulle spalle degli amministratori locali che ora avranno il loro bel da fare per gestire una fase della pandemia, che non ha ancora raggiunto il suo picco, per niente facile.
Il sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta, ha annunciato che sono stati certificati ulteriori sessanta concittadini positivi; un andamento del contagio, rispetto ad altri territori regionali, in controtendenza, che non può essere considerato, appunto, da zona gialla. Abbandonare l’arancione significa non poter adottare provvedimenti restrittivi, in quanto costringere alla chiusura gli esercizi commerciali significa mandare i cittadini a fare spese altrove, visto che torna la possibilità di spostarsi verso altri comuni.
Pitta ha avuto un incontro con i commercianti e dice che non se la sente di penalizzare ancora l’economia locale: i lucerini devono spendere il più possibile nella propria città, a maggior ragione nel periodo natalizio.
Resta il fattore umano che può fare la differenza in un simile contesto (molti contagi ma zona gialla); il senso di responsabilità può risultare determinante per contrastare la circolazione del virus. Ma quanti sono disposti a rispettare, tassativamente, le prescrizioni necessarie per fermare il Covid, considerando che il cambio di colore comporta un pericoloso allentamento psicologico, come avvenuto in estate? Pitta ha annunciato che i controlli da parte delle forze dell’ordine saranno serrati e le multe salate per i trasgressori.
Le regole per la Zona Gialla:
Ci si può spostare in altri comuni;
Tutti in casa dalle 22;
Negozi aperti;
Didattica a distanza al 100% per le scuole superiori;
Trasporto pubblico al 50% su bus, metro e treni regionali;
Chiusi cinema, teatri, musei, mostre, piscine e palestre;
Consentito l’accesso ai parchi;
Bar e ristoranti aperti fino alle 18, poi solo asporto;
Chiusi i centri commerciali nei giorni prefestivi e festivi.
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