La pandemia ha comportato una serie di forti limitazioni anche alle attività di studio in presenza. La maggior parte delle Biblioteche, in provincia di Foggia, è ancora chiusa o offre solo una parte dei servizi previsti. Per questo motivo i sindacati studenteschi Link Foggia e Unione degli Studenti Foggia, insieme ad un gruppo di giovani lucerini, si sono rivolti all’amministrazione comunale per sottoporre alcune richieste.
“La Biblioteca Comunale di Lucera è ancora chiusa, ma gli esami a distanza, le normative nazionali e locali per il contenimento della pandemia e la preoccupazione degli studenti e delle studentesse di questa città rendono necessaria la presenza di spazi per lo studio in presenza. Non è per noi possibile lasciare il comune e studiare altrove, e per tanti e tante le mura domestiche non sono, per tanti motivi, il posto più idoneo a preparare un esame.” dichiara Angelo Tosches, giovane lucerino e studente Unifg.
“È per questi motivi che abbiamo sottoposto al Comune di Lucera il problema degli spazi per studiare: abbiamo bisogno di sale studio che ci permettano di affrontare la sessione di esami con serenità. La Biblioteca Comunale deve essere riaperta implementando tutte le misure di sicurezza e distanziamento necessarie, insieme con un sistema di prenotazione dei posti affine a quello utilizzato dalla Biblioteca Provinciale “La Magna Capitana”.” continua Tosches.
“In tutta la Provincia da molti anni si sente la necessità di nuovi spazi per lo studio, di nuovi spazi di condivisione culturale, che possano favorire la creazione di un contesto più favorevole alla presenza degli studenti e delle studentesse, medi e universitari, anche fuori dal Capoluogo di Provincia” dichiarano Michele Cera, coordinatore di Link Foggia, e Jacopo lo Russo, coordinatore dell’Unione degli Studenti Foggia.
“Occorre avviare al più presto con tutte le istituzioni locali una grande riflessione sugli spazi da destinare alla formazione, alla cultura e ai giovani. Le giovani generazioni devono infatti essere al centro della fase di ripartenza, ed è anche a partire da misure da mettere in campo durante la fase emergenziale che stiamo affrontando che si può iniziare a costruire una nuova visione del nostro territorio” concludono gli studenti.