Lucera – sulla nuova Giunta, l’opinione di Francesco Aquilano di Con Lucera

Francesco Aquilano

Le recenti notizie di palazzo non potevano che cadere al centro del dibattito cittadino. Il Sindaco, Giuseppe Pitta, ha ridisegnato la Giunta, dopo la revoca degli incarichi a Carolina Favilla, per anni figura di rilievo della vicenda amministrativa locale, e a Emanuela Gentile, prendendo a bordo Claudio Venditti, avvocato lucerino di 41 anni, subito destinatario anche dei galloni di vice sindaco, e la foggiana quarantottenne Stella Foglio.

Francesco Aquilano, della lista di minoranza Con Lucera, interpellato da Sunday Radio sull’argomento, ci consegna la sua opinione.

“La prima cosa strana che devo rilevare – dice il Consigliere di opposizione – è che, al momento, in maggioranza, ci sono Italia in Comune e il gruppo che fa riferimento a De Sabato e Ventrella che si erano ampiamente spesi, quando erano all’opposizione, contro il ricorso in Cassazione sulla questione 167 e, ora, i loro rappresentanti in Giunta dovranno, presumibilmente, votare a favore. Poi, a causa delle incompatibilità, hanno dovuto nominare degli assessori esterni, sui quali c’è qualcosa da dire – continua Aquilano -. È stata chiamata una signora di Foggia, una cosa che non mi pare bella. Mi viene da pensare che non abbiano trovato una persona vicina che credesse nel ricorso. Ma, al di là di tutto, il “Pitta ter” avrà componenti che non sono passati per il giudizio delle urne e che si ritrovano a ricoprire incarichi importanti. Cioè, non si può non notare che ruoli di indirizzo politico della città, per esempio, come quello di vice sindaco, ma non solo, sono affidati a persone che non vengono dal consenso elettorale. L’ultima cosa che voglio sottolineare è il modo in cui sia avvenuto il rimpasto. Mi chiedo: se c’è la decisione, che tutti condividono, di andare in Cassazione per la causa sui suoli della 167, come è possibile che Favilla e Gentile non abbiano normalmente presentato le loro dimissioni? Ritengo sia un segnale politico importante su quanto stia accadendo in maggioranza. Un segnale che deve essere colto“, conclude Aquilano.

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Il gruppo consiliare Con Lucera ha diramato un comunicato, di seguito riportato, in cui, sul rimpasto di Giunta, esprime ufficialmente le sue valutazioni di forza di opposizione.

A prima vista l’ultimo rimpasto di due giorni fa, che ha portato alla nascita del Pitta-ter, può sembrare un passaggio obbligato dettato dall’incompatibilità di alcuni assessori (più della metà) nella votazione della delibera di giunta che ha indirizzato il ricorso in Cassazione per l’annosa questione degli indennizzi per i suoli della 167.

Un occhio più attento, però, non ha potuto non notare alcune incongruenze e la ormai sempre più frequente mancanza di trasparenza del sindaco Pitta.

Innanzitutto, rappresentando il gruppo consiliare che qualche mese fa ha lasciato la maggioranza, con i relativi assessori, non possiamo non rivendicare con ancora più convinzione quella scelta, alla luce dell’ennesimo rimpasto a distanza di pochi mesi, che denota la confusione del Sindaco e la sua assoluta noncuranza nei confronti delle persone che con lui si sono impegnate per portarlo sullo scranno più alto della città. Pitta ha dimostrato nuovamente di gestire il potere in maniera cinica e di manovrare le sorti politiche della città come fosse un giocattolo.

Ci preme, però, sottolineare il vero connotato dell’azione politica di Pitta: la mancanza di trasparenza, che si traduce nella mancanza di rispetto verso i cittadini.

Questo rimpasto è stato seguito da un silenzio assordante da parte della maggioranza, che è stato interrotto solo da una nota piuttosto sbrigativa e poco chiarificatrice, a dire il vero, dell’ ex vicesindaco Carolina Favilla, la quale, a mezzo social, ha annunciato di aver terminato la sua esperienza politica nell’amministrazione Pitta. Questo ovviamente non ci può lasciare indifferenti, in quanto, un semplice rimpasto che sarebbe dovuto durare qualche giorno, per deliberare in giunta il ricorso in Cassazione, si è trasformato per lei in un addio definitivo. A rendere il tutto ancora più sconcertante e poco chiaro c’è il decreto del sindaco (protocollo N. 0048899) che, poco prima della nomina della nuova giunta, ha “dovuto” rimuovere la stessa Favilla e l’ assessore Gentile. Una domanda sorge spontanea: se tutto questa situazione era stata condivisa, per quale motivo le due assessore non hanno semplicemente protocollato le loro dimissioni, atto molto più semplice e veloce, ed, invece, hanno dovuto subire una rimozione, quindi un atto molto più complesso che, a norma dell’articolo 46 comma 4 del TUEL, prevede delle motivazioni?

A tutto ciò si aggiunge l’ingresso in Giunta del nuovo vicesindaco, l’avvocato Claudio Venditti. In città c’è un nuovo numero due, che non si è candidato, non ha una lista di riferimento e di cui, a parte la sua professione di avvocato, si sa poco o nulla in merito alle sue volontà politiche e alla sua idea di città, dal momento che i cittadini non sono stati informati in maniera chiara. Stessi interrogativi sull’ altro neo Assessore, la signora Foglio, addirittura non residente a Lucera e proveniente dallo studio legale del consigliere regionale leghista Joseph Splendido, amico e collega del Sindaco. In molti si chiedono perché la signora Foglio abbia accettato un incarico assessorile che, secondo le dichiarazioni dello stesso Sindaco, durerà il tempo di votare una delibera, è noto a tutti, scottante e delicata. Non ci conforta quanto dichiarato dal primo cittadino, secondo cui non è stato possibile trovare su Lucera una persona disposta ad accettare un simile incarico a tali condizioni.

Su Lucera no e su Foggia sì? Un gesto di amicizia incondizionato? È proprio vero, in tal caso, che chi trova un amico trova un tesoro. Adesso ci chiediamo quanti altri rimpasti ci saranno. Quante altre volte verrà disatteso il mandato elettorale, già ampiamente tradito? I cittadini attendono risposte e spiegazioni su cosa succede a Palazzo di città ma, purtroppo, abbiamo imparato che il nostro Sindaco non è molto incline a darle ed è suo costume trincerarsi in un silenzio assordante, soprattutto quando il terreno su cui cammina diventa per lui particolarmente scivoloso.

Eppure, il patto di lealtà e dialogo con la città è il presupposto più importante per chi si candida a rappresentarla e governarla.

I consiglieri comunali

Francesco Aquilano, Francesca Niro, Vincenzo Checchia e Raffaele La Vecchia

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