Templari e Giovanniti nel Mezzogiorno Normanno-Svevo è il titolo del libro di Vito Ricci che sarà presentato al Circolo Unione di Lucera, sabato 18 febbraio alle 18,30.
Il Mezzogiorno italiano, soprattutto in epoca normanno-sveva, ricoprì un ruolo determinante nella storia e nelle vicende degli Ordini religioso-militari, in particolare, e del movimento crociato più in generale. La posizione geografica della penisola forniva una serie di facilitazioni nei rapporti con la Terrasanta. Al fattore geografico ben presto se ne aggiunse uno ulteriore di natura economica: lo sfruttamento della terra con l’impianto di aziende dedite all’agricoltura e all’allevamento ovino. In questo lavoro si esamina la rete degli insediamenti degli Ordini, le strategie insediative e un aspetto dell’organizzazione spesso trascurato, quello relativo alla familia, ovvero tutti quei laici, che, a vario titolo, gravitavano intorno al mondo dei cavalieri. Dialogherà con l’autore il presidente dell’Associazione storico culturale Gens Capitanatae, Alessandro De Troia.
Inoltre, è previsto un intervento dal titolo Serritella: mille anni e poche pietre a cura di Costantino Postiglione, membro dell’Archeoclub aps “Minerva” Sede di Lucera; e saranno presentate ricostruzioni di reperti e abiti del XIII secolo a cura dell’Associazione Gens Capitanatae di Lucera. In conclusione, Walter di Pierro, presidente dell’Archeoclub aps “Minerva” Sede di Lucera, presenterà la locale sede appena costituita.
Vito Ricci nelle sue ricerche si interessa della presenza degli Ordini religioso-militari nel Mezzogiorno italiano e in Puglia, con particolare riguardo alle strategie insediative e all’economia, e della storia economica e sociale in Terra di Bari tra Medioevo e prima Età moderna.