Patrick Zaki è cittadino onorario di Lucera. Lo ha deciso il Consiglio comunale nel corso della seduta di giovedì 29 aprile. L’ordine del giorno, però, è passato grazie ai soli sedici voti della maggioranza, in quanto, in precedenza, i consiglieri di minoranza avevano lasciato la seduta, tenutasi ancora una volta in modalità telematica, in aperto contrasto con il presidente, Pietro Di Carlo, del quale è stata contestata la gestione della seduta.
Patrick Zaki (16.06.1991) è l’attivista e ricercatore egiziano all’Università di Bologna che è stato arrestato dagli agenti della sicurezza nazionale (NSA), nel febbraio 2020, all’arrivo nel suo paese, dove continua a rimanere in detenzione preventiva, dopo aver subito percosse e torture, come hanno riferito i suoi avvocati. In Egitto, la NSA si rende responsabile di rapimenti, torture e sparizioni forzate per incutere paura agli oppositori e spazzare via il dissenso pacifico.
Gli agenti della NSA hanno interrogato Patrick Zaki sul suo lavoro in materia di diritti umani e sullo scopo della suo soggiorno in Italia. La vicenda del giovane ricercatore egiziano colpisce particolarmente l’opinione pubblica italiana dopo la tragica fine di Giulio Regeni.
“È stata un’emozione molto forte – ha detto la consigliera Francesca Niro – introdurre in Consiglio comunale la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria al giovane attivista egiziano. Speriamo che la mobilitazione nazionale ed internazionale, unitamente a gesti simbolici ma fortemente significativi, come questo adottato oggi a Lucera, possano portare ad una soluzione positiva del caso Zaki”.
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