Lucera – la Minoranza abbandona per protesta la seduta del Consiglio Comunale

Le forze politiche di minoranza, Lucera 2.0, PD, Italia in Comune, Lista De Sabato per Lucera, Ricomponiamo Lucera, Forza Italia, mediante i loro rispettivi 9 consiglieri presenti un consiglio comunale, sono state costrette, ancora una volta, a condannare e stigmatizzare l’inaccettabile e gravissimo comportamento del Presidente del Consiglio Comunale e, con lui, del Sindaco, rispetto a quanto avvenuto nella seduta del Consiglio Comunale ancora in corso.

I consiglieri comunali Di Battista, Russo, De Sabato, Ventrella, Buonavitacola, Iannantuoni, Abate, Dell’Aquila, Colucci, non senza grande rammarico, stante l’importanza degli argomenti da trattare, tra cui proposte di delibera avanzate dalla stessa minoranza e regolamenti cui hanno alacremente lavorato nelle rispettive commissioni, hanno abbandonato l’aula, richiamando il Presidente al rispetto del ruolo di controllo e di rappresentanza che la città ha conferito a tutti i consiglieri comunali, nessuno escluso.

La misura drastica si è resa necessaria a causa della conduzione della seduta da parte del Presidente assolutamente contraria non solo alla terzietà ed alla imparzialità di cui lo stesso dovrebbe essere garante, ma anche per la palese violazione delle norme regolamentari e statutarie che regolano lo svolgimento del Consiglio.

Infatti, a delle precise interrogazioni da parte dei consiglieri comunali, il Presidente non solo ne limitava gli interventi, ma spesso e volentieri chiudeva il microfono impedendo agli stessi di concludere le stesse. Richieste di chiarimenti avanzate nell’interesse della città e per tutelare l’onorabilità del ruolo del Sindaco e di tutta l’Istituzione sono rimaste senza risposta.

Ma il culmine si è raggiunto quando ad una precisa richiesta del consigliere Francesco Di Battista formulata a nome di TUTTA LA MINORANZA, in ordine alle illazioni circa presunta partecipazione del Sindaco ad una festa privata alla vigilia della emanazione da parte dello stesso dell’ordinanza restrittiva per tutte le attività e degli assembramenti, il Presidente del Consiglio, nella foga di zittire il prefetto consigliere, si è arrogato il diritto di decidere che a tale interrogazione il Sindaco non avrebbe risposto. Dopo la richiesta, poi, di sospensione della seduta avanzata sempre a nome di tutta la minoranza dal consigliere De Sabato, con la ripresa dei lavori, mentre lo stesso consigliere cercava di intervenire per spiegare la grave violazione dello statuto perpetrata presidente, lo stesso cercava di interromperlo impedendogli di parlare.

Si rende a questo punto necessario, e lo si preannuncia ufficialmente, che saranno adottate tutte le misure consentite dalla legge per rimuovere dal suo incarico il Presidente Avv. Di Carlo, atteso che gli inviti più e più volti rivoltigli in via amichevole, ufficiosa e ufficiale a tenere un comportamento consono al ruolo rivestito, non sono serviti a nulla, costringendo tutti i consiglieri di minoranza all’eclatante gesto odierno di abbandonare la seduta, perché continuamente sottoposti a interventi repressivi, dilatatori nelle risposte alle interrogazioni, se non addirittura eluse, impeditivi del ruolo di consigliere comunale, che il Presidente pone in essere in ogni consiglio.

Comunicato stampa

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