Microfono aperto
Signor Sindaco, ci scusi se ritorniamo sulla questione dell’immobile di via Appulo Sannitica n.7 ma ci stupisce molto vedere pubblicata in data 10 gennaio 2022 dal Dirigente del V settore, ing. Pietro Savoia, l’ordinanza con la quale egli impone ai proprietari dell’immobile in oggetto di effettuare la valutazione della sicurezza strutturale dell’edificio come prescritto dal paragrafo 8.3 delle NTC 2018.
Ci stupisce perché ci saremmo aspettati che quell’ ordinanza, contingibile ed urgente, la facesse Lei, che è il garante della sicurezza pubblica, così come le chiedeva il consigliere Abate già nel consiglio comunale del 23 dicembre e poi, in un documento congiunto, ben nove consiglieri comunali, allertati anche dalle comunicazioni ricevute via pec dal funzionario comunale del settore urbanistico, arch. Antonio Lucera; ci saremmo aspettati che detta ordinanza Lei la facesse subito, in ottemperanza al principio della prudenza precauzionale, che sempre dovrebbe guidare l’azione di un amministratore coscienzioso, senza aspettare che fosse il Dirigente del V settore a farla dopo quasi venti giorni, cambiando idea rispetto a quanto dichiarato nel consiglio comunale del 23 dicembre dove lo stesso affermava che non ci fosse bisogno di nessuna ordinanza e verifica. Lei, signor Sindaco, ha affermato nella diretta del 12 gennaio di non aver ritenuto opportuno pubblicare un’ordinanza che creasse disagi alle famiglie che abitano nel palazzo, ordinandone lo sgombero, ma nel comunicato firmato da noi nove Consiglieri di opposizione non si chiedeva lo sgombero del palazzo, bensì di emettere un’ordinanza contingibile ed urgente semplicemente per far eseguire dai proprietari ulteriori verifiche, sulla base del principio della prudenza.
Seppur dopo un’inutile ed imprudente ritardo, ci conforta comunque sapere che quelle verifiche da noi tanto invocate alla fine si faranno.
Lascia da pensare però che, a causa di irrigidimenti preconcetti sulle proprie posizioni, anche quando esse si dimostrino palesemente incaute, a farne le spese potrebbero essere i cittadini e la loro incolumità.
E’ il caso, infine, di ricordare che il settore dell’urbanistica rischia di questo passo di paralizzarsi creando un grave danno a tutta la nostra comunità proprio in una fase in cui lo Stato centrale ha destinato molte risorse per l’edilizia e la rigenerazione urbana e questo francamente non possiamo permettercelo.
I consiglieri comunali Francesca Niro, Francesco Antonio Aquilano, Vincenzo Checchia, Raffaele la Vecchia, Fabrizio Abate, Antonio Dell’Aquila, Davide Colucci, Francesco Russo, Francesco Di Battista.