Il Pronto Soccorso del Lastaria riaprirà il prossimo 3 maggio e non il 16 aprile, come annunciato in un primo momento. Alla fine, quindi, saranno sei i mesi di stop, dal 3 novembre scorso, ad un servizio sanitario importante per una popolazione di settantamila persone, tra Lucera e comuni del Preappennino dauno. Ma, secondo la direzione del Policlinico Riuniti di Foggia, di cui l’ospedale di Lucera è satellite, è stato necessario chiudere quel Pronto soccorso per allinearlo “alla complessa fase epidemiologica che stiamo attraversando”.
Secondo quanto annunciato, sono stati effettuati lavori di adeguamento infrastrutturale, realizzando percorsi definiti sicuri che permetteranno di fornire risposte efficaci in termini di funzionalità.
In particolare, l’assistenza verrà garantita dai medici in organico integrati da quelli del 118 territoriale. Saranno garantite due unità mediche la mattina (8,00-14,00) e due unità mediche il pomeriggio (14,00-20,00). Una unità medica, invece, sarà presente per il turno notturno (20,00-8,00). Mentre, un medico sarà reperibile, tra i dirigenti di Chirurgia generale, per eventuali urgenze, dalle 14,00 alle 8,00.
Gli infermieri saranno nel complesso dodici, che ruoteranno su tre turni, a questi si aggiungeranno altri cinque a sostegno dell’assistenza nella cosiddetta “zona sporca”, fino al termine della fase acuta dell’emergenza pandemica. Nove saranno gli OOSS, con organizzazione del lavoro su tre turni.
Il Lastaria, ospedale di area disagiata, potrà avvalersi anche della telemedicina; ma, in caso di prestazioni assistenziali più complesse, i pazienti saranno trasferiti al Riuniti di Foggia.
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