I Consiglieri Niro, Aquilano, Checchia e Lavecchia vogliono una Lucera plurale e antifascista

I Consiglieri comunali Francesca Niro, Francesco Aquilano, Vincenzo Checchia e Raffaele Lavecchia informano che hanno protocollato presso il Comune di Lucera una richiesta per modificare parzialmente il regolamento per l’uso del teatro Garibaldi e quello relativo all’occupazione di suolo pubblico.

Secondo i quattro esponenti di minoranza, ci sono due grandi problemi:

Il primo riguarda il “regolamento del teatro Garibaldi”, il quale prevede che: “È ugualmente fatto divieto assoluto di utilizzare la struttura per fini propagandistici ed elettorali o per fini politici o sindacali”.

Non capiamo per quale motivo il prestigioso teatro Garibaldi – si legge in un comunicato – non possa essere utilizzato da parte di un’organizzazione politica o un’associazione, che paga regolarmente l’affitto e le altre spese, per organizzare una conferenza politica, un incontro con qualche importante leader nazionale o semplicemente un incontro con i cittadini“.

In secondo luogo – continua la nota -, visti i recenti fatti di cronaca quali l’attacco alla sede della CGIL a Roma e le infiltrazioni estremiste in vari gruppi politici, scoperte da inchieste giornalistiche, abbiamo ritenuto fondamentale e necessario dotare i regolamenti comunali di una clausola che obblighi i richiedenti gli spazi pubblici e sale comunali a firmare una dichiarazione che sia conforme alla Costituzione italiana ed in particolare alla XII disposizione transitoria e finale, poi attuata dalla legge Scelba, che condanna i reati collegati all’apologia del fascismo e dalla legge Mancino, che punisce chi istiga a commettere atti di violenza o di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Vogliamo una città plurale ed antifascista“.

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