L’emergenza idrica è sempre più preoccupante in gran parte dell’Italia. I dati ISAC (Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima)/CNR hanno confermato, per il 2022, precipitazioni dimezzate rispetto alle medie del periodo, con un deficit del 47% a livello nazionale. Il valore ha raggiunto percentuali tra -50% e -60% nelle regioni del nord-ovest. I cambiamenti climatici in atto – secondo gli esperti – intaccheranno sempre più la disponibilità idrica del Paese. Una situazione che non si può non definire allarmante anche se la quantità di acqua contenuta negli invasi che riguardano la Capitanata è maggiore rispetto a quella presente nello stesso periodo dello scorso anno.
Secondo l’ultimo aggiornamento, a Occhito sul Fortore, il 15 luglio, sono presenti oltre 158 milioni di metri cubi di acqua, 8 milioni in più se guardiamo i numeri dello stesso giorno di un anno fa. Nell’invaso sul Celone nei pressi di San Giusto, a pochi chilometri da Lucera, il livello, 6.776.500, è di poco superiore a quello di dodici mesi fa, 6.628.000.
L’acqua è un bene prezioso e non bisogna sprecarla, ogni cittadino deve fare la sua parte con un utilizzo più giudizioso, non solo perché non sappiamo cosa ci aspetta nel prossimo futuro dal punto di vista climatico.
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