Si è spento negli Stati Uniti, a Scottsdale (Arizona) all’età di 108 anni, ma ancora lucidissimo, Mario Ferrone, sindaco di Lucera dal 1952 al 1956. Mario Ferrone era nato, infatti nel 1912, e giunse ad amministrare la città in anni difficili dopo aspre lotte politiche.
Durante il suo mandato, dotò Lucera di importanti opere pubbliche, tra le altre, l’Edificio Scolastico Lombardo Radice, il Palazzo degli impiegati comunali (Via Fiorelli), Case popolari INA-Casa, Casa della Madre e del Bambino (oggi adibita a sede dei Vigili Urbani). Nel 1962, Mario Ferrone emigrò in America, dove in poco tempo, fu particolarmente apprezzato per le sue doti artistiche da un pubblico sempre più vasto.
L’anziano ex Primo cittadino, in occasione della sua ultima visita a Lucera, nel maggio 2006, donò al Comune di Lucera un suo dipinto raffigurante la Cattedrale di San Patrizio di New York.
Nella Biblioteca Comunale di Lucera, è conservato un documento, donato da Mario Ferrone, che è testimonianza del clima antitedesco che si diffuse nella nostra città all’indomani dell’8 settembre 1943. In quei giorni drammatici, in assenza di ordini precisi, molti combattenti tornarono alle loro case, tra questi, Mario Ferrone, che aderì subito al Comitato di Liberazione Nazionale, come tanti altri concittadini decisi a scacciare la Wermacht dal nostro territorio, in appoggio agli Alleati che risalivano la Penisola. La notte precedente la liberazione di Lucera, un commando, composto dai lucerini Mario Ferrone, Domenico Petrilli, Vincenzo Vecchiarino, Sante Massariello e Vincenzo Ferrante, si introdusse nell’ospedale civico, all’epoca sito in via San Domenico, e liberò quattro ufficiali piloti americani feriti e piantonati da soldati tedeschi. Liberata la città, il Town Mayor, insediato dai liberatori per amministrare Lucera, il tenente colonnello W.E. Geoynne, volle incontrare i protagonisti di quel blitz per ringraziarli e consegnare loro un attestato di riconoscenza, il 15 dicembre 1943.
E’ il documento storico originale in lingua inglese che Mario Ferrone ha inviato dall’Arizona nel 2011, perché venisse custodito nella sua città di origine.
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