Nei giorni scorsi, sono stati presentati i lavori di valorizzazione dell’Anfiteatro Augusteo di Lucera, da poco conclusi. L’intervento è stato reso possibile grazie al contributo di 27.000 euro, stanziato nell’ambito dell’ottava edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani promosso dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, e al finanziamento di 14.732,93 euro erogato dall’Amministrazione Comunale di Lucera.
L’Anfiteatro fu edificato, tra il 27 a.C. e il 14 d.C., lungo il margine orientale della città antica su iniziativa di Marco Vecilio Campo, un magistrato locale, che lo dedicò ad Augusto, come si evince dalle iscrizioni poste sui portali di accesso. Costruito in opera cementizia con paramenti in reticolato, fu realizzato ricavando la cavea e l’arena in un pendio naturale del terreno con un muro perimetrale di contenimento dei terrapieni e una capienza stimata tra i 16.000 e i 18.000 spettatori. L’arena, di forma ellittica, misura 70×40 metri, e presenta 4 accessi e un podio, con alcuni gradini riservati alle autorità, dietro ai quali si innalzano le gradinate destinate agli spettatori. Spoliaria e locali ipogeici erano a disposizione delle attività gladiatorie.
Recenti indagini hanno confermato che originariamente il monumento si inseriva in un tessuto urbano precedentemente edificato: un vero e proprio quartiere di età repubblicana con abitazioni e impianti produttivi su un’ampia strada, che venne intercettato e distrutto per la costruzione dell’anfiteatro.
In declino già dal III secolo d.C. e utilizzato come cava di spoglio, a partire dagli anni ‘30 del secolo scorso il sito fu oggetto di varie ricerche archeologiche e di restauri che nel 1948 videro la ricomposizione architettonica dei vari elementi (anastilosi).
Nel 2016, 23.619 persone hanno votato l’Anfiteatro all’ottavo censimento “I Luoghi del Cuore”, proiettandolo al 10° posto della classifica nazionale.
A seguito di questo risultato, il Comune di Lucera ha potuto partecipare al bando che il FAI lancia dopo ogni edizione del censimento, presentando un progetto di valorizzazione che è stato valutato idoneo e finanziato dal FAI e da Intesa Sanpaolo con un contributo di 27.000 euro. Con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta, Andria, Trani e Foggia e dell’Università degli Studi di Foggia, i progettisti hanno realizzato un percorso di visita, con arredi a supporto dei visitatori e pannelli didattici che descrivono il monumento e la sua storia; una prima significativa azione per incentivare una sempre più intensa conoscenza della storia di Lucera e del suo territorio e per godere di un importante bene del patrimonio culturale collettivo.