Dieci anni fa, ci lasciava Franco Apollo, il presidentissimo del Lucera Calcio

Franco Apollo, indimenticato presidente del Lucera Calcio

Per tutti è il “Presidente”, anzi il “Presidentissimo”, un titolo che continua a sfidare il tempo e che gli è stato giustamente riconosciuto in segno di naturale gratitudine per quella irripetibile stagione di successi passata alla guida del club biancoceleste, e con pochi mezzi – il “Lucera di Apollo” – a cavallo tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta. Oggi, perciò, ci viene naturale ricordare i dieci anni dalla sua scomparsa; perché, è nostro dovere mantenere la memoria.

Franco Apollo, più di ogni altro, riuscì a far diventare il Lucera una potenza del calcio regionale e non solo, visto che disputò anche l’Interregionale, cioè l’attuale Serie D, arrivando ad accarezzare il sogno della promozione in C. Chi non ricorda quelle magliette con la scritta “Siamo pronti per la C”, comparse in giorni da favola per i tifosi e di orgoglio per tutta la città?

Di modi spicci, non di rado, facile alla battuta ironica e per nulla incline ai convenevoli nei rapporti con giocatori, allenatori e addetti ai lavori (a volte mandava via bruscamente gli operatori dell’informazione, ci è toccato), Franco Apollo si dimostrò un profondo conoscitore del calcio dilettantistico, dei suoi meccanismi e degli uomini che lo animavano. E se ne infischiava delle critiche. Con pregi e difetti, era una personalità forte, dalle mille risorse organizzative: andava a cercare calciatori tra i militari che arrivavano nelle caserme di Foggia, per esempio, pescando, spesso, elementi davvero forti e di categorie superiori. Apollo fu “padre putativo” di Gerardo Maiellaro e di tanti altri giocatori che ebbero in lui un vero punto di riferimento, prima di passare, per merito suo, a vestire la maglia di società più blasonate; e Maiellaro arrivò in Serie A.

Dopo aver lasciato la presidenza del Lucera Calcio, si interessò sempre alle sorti della squadra, dispensando consigli; particolarmente stretto, il rapporto con la dirigenza della gestione Pitta, a cui non faceva mancare il suo punto di vista. Era facile vederlo in tribuna, la domenica; descriveva le partite del campionato di Eccellenza con lucidità e capacità analitica, anticipando il risultato finale con rara abilità.

In quei giorni di dieci anni fa, l’improvvisa scomparsa di Franco Apollo fu avvertita da tutta la tifoseria come una grande perdita.

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