Covid – Puglia in zona bianca

La Puglia, da lunedì 14 giugno, è in zona bianca. Questo passaggio comporterà un numero di restrizioni ridotto al minimo; niente coprifuoco, che sarà abolito del tutto il 21 giugno, e rimane solo l’obbligo del distanziamento di almeno un metro, l’utilizzo della mascherina, l’igienizzazione delle mani e il divieto di assembramento, sia all’aperto che al chiuso.

Nelle zone bianche è consentito organizzare feste private, in occasione di matrimoni, cresime, comunioni, battesimi, compleanni, lauree e anniversari. Tuttavia, per parteciparvi bisognerà avere una delle tre certificazioni verdi previste dai decreti attualmente in vigore: certificato di vaccinazione – che vale 9 mesi a partire dal completamento dell’intero ciclo, dunque anche con la seconda dose, oppure dal 15/esimo giorno dopo la prima dose fino alla somministrazione della seconda – certificato di guarigione, che ha validità 6 mesi, tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partecipazione all’evento. Nel Dcpm che dovrà essere approvato nei prossimi giorni è previsto che la verifica delle certificazioni spetta “ai soggetti che erogano i servizi per fruire dei quali è prescritto il possesso di certificazione verde e gli organizzatori di eventi ed attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso della medesima certificazione, nonché i pubblici ufficiali”.

Un’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, stabilisce che fino al 21 giugno in zona bianca “il consumo al tavolo negli spazi al chiuso è consentito per le attività dei servizi di ristorazione per un massimo di 6 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”.

Secondo il Dpcm del 2 marzo, che definisce le misure per la zona bianca specifica, che “restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto e al chiuso”. Quindi, le discoteche potranno aprire ma solo per l’attività di ristorazione e somministrazione, mentre resta vietato ballare in pista.

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