CORONAVIRUS E SERVIZI PUBBLICI

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Dall’Unione Sindacale di Base, Federazione di Foggia, riceviamo e pubblichiamo 

In questo momento storico è paradossale che a tessere tanti elogi per i/le Lavoratori/trici

del SSN siano gli stessi che negli ultimi 20 anni hanno massacrato, svenduto, tagliato un servizio pubblico come quello sanitario a favore di strutture private che, oggi, stanno dimostrando tutta la loro inutilità per la tutela della salute dei Cittadini.

Oggi la Sanità italiana è nuda, dopo che l’epidemia dal Coronavirus Sars-Cov-2 ha stracciato gli ultimi veli. Decenni di tagli, privatizzazioni e precariato hanno prodotto il quadro desolante sotto gli occhi di tutti: quello di un Servizio Sanitario Nazionale che, nonostante gli sforzi sovrumani degli operatori, vacilla sotto i duri colpi di un’emergenza senza confini.

Per la USB è tempo di prendere atto del fallimento e di invertire la rotta perché la salute dei cittadini italiani non si affida alla fortuna soprattutto in questo momento.

Da tempo questa O.S. si muove nell’ottica di contrasto a tutte quelle politiche di smantellamento che riguardano i servizi Costituzionalmente garantiti ed in questa ottica continuiamo a chiedere:

  • Stabilizzazione dei Precari;

  • Ripristino dei posti letto tagliati da norme infami dei vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni;

  • Fondi straordinari per assunzioni e acquisto macchinari;

  • Reinternalizzazione di tutti i servizi esternalizzati.

Discorso a parte merita il servizio E.U. del 118, uno di quei servizi da sempre in prima linea e oggi ancora più di prima, i cui Lavoratori (e volontari) nonostante le continue vessazioni, i mancati e/o ritardi nei pagamenti degli stipendi, la carenza di DPI, le scarse tutele in caso di malattie (i volontari in particolar modo), continuano, con abnegazione, a svolgere il loro lavoro in favore della collettività. Tutti questi/e Lavoratori/trici hanno diritto ad avere quella tranquillità lavorativa ed economica che oggi non hanno, hanno diritto ad essere considerati a tutti gli effetti componenti del SSN e questo lo si può avere solo internalizzando il servizio oggi affidato a tante, troppe, Associazioni di Volontariato. In Puglia ci si sta avviando su questo percorso e oggi, più di ieri, c’e’ la necessita di abbreviare i tempi. Diventa pericoloso ed inaccettabile che nei soccorsi vengano utilizzati dei volontari senza tutela, diventa pericoloso ed inaccettabile che non si dia certezza e tranquillità a chi, ogni giorno, dedica la sua vita lavorativa al miglioramento delle condizioni di salute dei Cittadini.

La regione Puglia ha preannunciato oltre 2000 assunzioni nel SSR per fronteggiare con più personale (dovuta, colpevolmente, al blocco delle assunzioni in tutti questi anni) ma non si dimentichi di continuare e portare a compimento le internalizzazione del S.E.U. 118 e lo deve fare accelerando (come sta facendo per altri servizi) i tempi.

Vorremmo, infine, ringraziare tutto il personale sanitario (dai Medici agli ausiliari) che in momenti così cruciali, stanno dimostrando, con i fatti, quanto è importante che il servizio sanitario rimanga (e si allarghi) interamente pubblico.

USB Foggia

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