Una mattinata speciale per l’Istituto Penitenziario di Foggia, quella del 3 dicembre. Dopo quasi due anni segnati dalle conseguenze della pandemia, ha riaperto i cancelli per ospitare due partite di calcio, nel rispetto delle norme anti-covid.
Il freddo e la pioggia non hanno fermato il desiderio di incontrarsi, nel rispetto reciproco, e di rimarcare l’importanza del dettato costituzionale che finalizza le pene alla rieducazione del condannato, anche attraverso la progressiva apertura all’esterno del carcere.
In campo si sono sfidati una rappresentanza degli studenti dell’Istituto IPEOA Michele Lecce di San Giovanni Rotondo – Manfredonia e due squadre della Casa Circondariale di Foggia, una proveniente dal Nuovo Complesso e l’altra dal Vecchio Complesso.
“Una manifestazione – sottolinea il promotore dell’evento, il dirigente scolastico dell’Istituto Michele Lecce, Luigi Talienti accompagnato dai docenti Iannacone e Di Pumpo e dall’assistente amministrativo Antonio Vigilante – programmata e organizzata nell’ambito di un ‘patto di comunità educativo’ che punta a promuovere le risorse del territorio, nell’ottica di una collaborazione sinergica. Grazie alla disponibilità della Direzione del carcere, con la preziosa collaborazione dell’Area educativa e del corpo di polizia penitenziaria, abbiamo costruito un momento di alto valore educativo e formativo per i nostri studenti e con una profonda valenza sociale e riabilitativa per la popolazione ristretta”.
I calciatori ristretti, in segno di profonda riconoscenza, hanno accolto l’inizio della manifestazione con un caloroso applauso e hanno donato alla scuola un gagliardetto realizzato artigianalmente, un gesto semplice ma dal grande valore simbolico. Dunque, nel campo dell’Istituto Penitenziario di Foggia, dopo un lungo periodo carico di difficoltà, si sono idealmente abbracciati il mondo dentro e quello esterno, senza barriere di alcun tipo.