Antimafia sociale in Capitanata – nuovo ciclo di incontri con l’ass. Panunzio

Il valore dell’antimafia sociale, sistema virtuoso e coscienza critica capace di contrastare le mafie. È questo il filo conduttore del nuovo ciclo di incontri organizzato dall’ass. Giovanni Panunzio Eguaglianza Legalità Diritti di Foggia dal 1 al 7 settembre 2023.
Gli appuntamenti, pensati nell’ambito delle attività di Giro di B.O.A. (Bellezza Organizzata Antimafia) – Il ponte solidale della Memoria, progetto vincitore dell’Avviso Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie della Regione Puglia, si terranno in modalità itinerante.

Il calendario degli si aprirà venerdì 1 settembre, alle 19, presso la sede associativa con un incontro sul tema La Giustizia del primo passo e la criminalità. Il giorno successivo, 2 settembre, alle 18,30 presso la stessa sede, Ecomafie e agromafie in Capitanata. Il ruolo della mafia nell’illegalità ambientale.
Domenica 3 settembre, a Parcocittà, I fiumi scendono a valle: i mille affluenti dell’antimafia sociale. Racconti foggiani.
Lunedì 4 settembre, presso la sede delle ACLI in via Rovelli 48, alle 18,30, si terrà l’incontro sul tema Povertà, manovalanza criminale e consenso sociale delle mafie. Percorsi di contrasto.
Martedì 5 settembre, alle 18,30, presso la sede associativa di via Scillitani, Arte e vita activa: presentazione del video d’arte AUFHEBUNG II del Collettivo Mediante.
Il 6 settembre, presso la sede delle ACLI di Via Rovelli, alle 18,30, è in programma il dibattito Politica, imprenditoria e buone prassi per il contrasto dei centri di potere mafioso con la relazione di Nicola Morra, già Presidente della Commissione parlamentare Antimafia. Il calendario degli appuntamenti si chiuderà giovedì 7 settembre, alle 18.30, presso la sede dell’ass. Giovanni Panunzio Eguaglianza Legalità Diritti con l’incontro L’emancipazione delle persone Igbti+ contro i codici di comportamento mafioso: una nuova forma di antimafia.

Il focus di questo nuovo ciclo di incontri – spiegano gli organizzatori – è quello dell’antimafia sociale, un movimento che negli ultimi vent’anni – e soprattutto nel sud Italia – ha espresso una forma innovativa di lotta alla mafia, coinvolgendo associazioni tematiche e non, movimenti di base, comitati, scuole, sindacati e parrocchie. Un sistema virtuoso che si è collocato accanto all’azione repressiva dello Stato. Il nostro obiettivo è quello di fornire un apporto costruttivo e concreto al tema”.

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