USB Foggia – internalizzazione 118, dalla gioia allo scoramento

Riceviamo e pubblichiamo

La mattina del 31 dicembre 2020 è arrivata una notizia che, dopo la gioia per la fine di un incubo per centinaia di Lavoratori del 118 (compresi i volontari), ha buttato nello sconforto e nella rabbia gli stessi Lavoratori che dal primo gennaio dovevano diventare dipendenti di Sanitaservice con contratti di lavoro a tempo indeterminato e full time.

Un Giudice del Tribunale del Lavoro di Foggia ha sentenziato che le selezioni atte a regolarizzare la situazione di centinaia di ex Lavoratori in nero (i volontari) non si dovevano fare ma si doveva scorrere la graduatoria delle selezioni di un bando del 2018 di Sanitaservice.

Una decisione che ha messo in crisi tutto il sistema del servizio 118 che, nel giro di poche ore, doveva passare di gestione (dalle Associazioni di Volontariato a Sanitaservice) e che aveva portato ad una corsa contro il tempo della società in house per garantire la continuità del servizio importantissimo in questo momento storico.

Il tutto è nato da una impugnativa di alcuni Lavoratori che erano inseriti nella graduatoria del 2018 (da ricordare che la selezione era per 14 posti di soccorritore) come idonei e chiedevano lo scorrimento della graduatoria.

Da precisare alcune cose importanti che, forse, al Giudice, sono sfuggite:

– Quelle selezioni erano destinate alle 23 postazioni già in gestione di Sanitaservice;

– Sinora da quella graduatoria sono stati chiamati a firmare un contratto di lavoro a tempio pieno e indeterminato ben 112 Lavoratori e non solo i 14 vincitori;

– Tra i 112 Lavoratori assunti vi sono anche 4 Lavoratori che avevano aperto il contenzioso con Sanitaservice e che ha portato alla decisione del giudice. Questi Lavoratori non hanno avuto nemmeno il buongusto di ritirare la loro adesione a tale iniziativa;

– Le nuove selezioni (al di là che diverse sentenze, anche della Suprema Corte di Cassazione dicono, chiaramente, che non vi è l’obbligo di scorrimento delle graduatorie da parte dell’ente che ha indetto il concorso a meno che non vi sia vacanza d’organico e, nel nostro caso, non si tratta di vacanza d’organico ma di nuove postazioni da gestire) erano mirate alle 19 postazioni da internalizzare e sanavano una situazione indegna di lavoro nero di centinaia di Lavoratori in nero (i Volontari).

La società pur di non fermare il servizio ha fatto una scelta (condivisa) di trasformare i contratti di coloro che avevano vinto le selezioni in contratti a tempo determinato nell’attesa che lo stesso Giudice prendesse la decisione definitiva (il 23 febbraio 2021).

Tutto questo ha portato ad attimi di sconforto e di rabbia con i Lavoratori che sino a qualche ora prima gioivano per la fine della loro storia lavorativa indegna di un Paese che si ritiene civile e, se le cose non tornano alla normalità, c’è il rischio che si inneschi una sorta di guerra tra poveri con conseguenze che nessuno di noi si augura. Una scelta (quella di Sanitaservice) che andava incontro al ripristino di un diritto (quello del Lavoro) per ridare dignità (in tutti i sensi) a chi ha subito tante di quelle angherie che nemmeno il giudice conosce e, soprattutto, non disperdere quelle enormi esperienze (più che decennali) dei tanti volontari.

La cosa certa è che tutto quello che sta succedendo ha dei nomi e cognomi di persone vicine ad associazioni (tra l’altro qualcuno dipendente di Sanitaservice e contemporaneamente responsabile di un’associazione che gestiva postazioni del 118) che avevano tutto l’interesse a far “saltare” l’internalizzazione (per non perdere la gallina dalle uova d’oro) e hanno approfittato della debolezza di alcuni Lavoratori ben sapendo, tra l’altro, che Sanitaservice stava continuando a chiamare da quella graduatoria (che è quasi in via di esaurimento) per le vacanze delle 23 postazioni.

Ci auguriamo che il 23 febbraio si ribalti questa decisione facendo ritornare la calma e la gioia per un percorso intrapreso oltre 10 anni fa e portato a termine dopo tante lotte.

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