
Riceviamo e pubblichiamo
La Rete Democratica e Solidale di Lucera esprime il più vivo rincrescimento per l’abbandono da parte del nostro conterraneo Fabrizio Gifuni della direzione artistica di PrimaVera al Garibaldi, che ha prodotto in questi anni un vero e proprio progetto teatrale e culturale complesso, di respiro internazionale, capace di attrarre persone al di fuori del perimetro dei confini della nostra città, della provincia e della regione, stimolate a venire a Lucera in ragione del livello altissimo delle presenze artistiche di prim’ordine che hanno fatto della nostra città un vitale centro di produzione culturale. Tutto questo è stato possibile grazie a Fabrizio Gifuni, con la collaborazione di Natalia Di Iorio, un grande attore italiano, figlio della nostra terra, un intellettuale a tutto tondo in grado di testimoniare una capacità di critica culturale e di impegno sociale che parla da sola, nel solco della migliore tradizione civile del teatro italiano. Ebbene, dalla lettera di vibrante sdegno inviata da Gifuni all’amministrazione comunale e per conoscenza ad altri organi regionali, nella quale si evidenzia il più allucinante lassismo di persone e strutture che avrebbero dovuto solo supportare un simile progetto così articolato che ha dato lustro alla nostra città, emerge una realtà inquietante. Indifferenza, calcolata distanza, malcelata insofferenza per quello che è un patrimonio culturale e artistico di livello nazionale e internazionale, miopia politica e gestionale. Tanto che, nella missiva di Gifuni, l’aspetto più doloroso di questa triste vicenda è consistito nella totale mancanza delle più elementari regole della civile convivenza e del confronto tra persone. In fondo, Gifuni, prestando per otto anni gratuitamente la sua opera, non ha fatto altro che fare un dono alla città che ha dato i natali a suo padre e a suo nonno, e che avrebbe solo dovuto ringraziare un così sconfinato amore per questa terra. Ad oggi, però, nonostante qualche balbettio del sindaco a questo fatto di inaudita gravità, non è stata data una risposta convincente, non sono stati offerti argomenti per comprendere l’evoluzione degli eventi e il loro nefasto esito. Perché? La cittadinanza, l’opinione pubblica, non ha diritto di sapere? Sì parla tanto di circuito virtuoso democratico al livello dei comuni, visti come l’anello di congiunzione tra popolazione e istituzioni, viviamo quotidianamente nell’universo social della comunicazione continua, nel quale si propalano spesso messaggi irrilevanti, su questo argomento così delicato, quale quello della rinuncia polemica di un grande protagonista della scena teatrale e cinematografica italiana alla direzione artistica di PrimaVera al Garibaldi, non sarebbe stato opportuno indire una conferenza stampa per spiegare alla gente l’accaduto? Noi crediamo di sì, e siamo dispiaciuti nel vedere da parte dell’attuale amministrazione, e del sindaco, un disinteresse completo verso i propri doveri di informare la comunità. Chiediamo al sindaco di intervenire al più presto, forse facendo uno sforzo, insieme anche ad altri attori istituzionali e politici, la situazione potrebbe essere recuperata. Siamo altresì coscienti che il punto vero è la questione delle politiche culturali della nostra città, la gestione e conseguente valorizzazione del grande e complesso lascito monumentale che fa di Lucera un bellissimo centro che, questo anno, si fregia del titolo di Capitale regionale della Cultura. Non abbasseremo la guardia su questi temi, e chiediamo su questo un confronto a tutto campo con l’amministrazione.
Rete democratica e solidale nella Cgil