Riceviamo e pubblichiamo
Nei giorni scorsi il Tar Puglia ha confermato l’interdittiva antimafia, emessa a novembre scorso dal Prefetto di Foggia Raffaele Grassi, nei confronti dell’impresa Tecneco Servizi Generali srl di Foggia, operante nel settore della gestione dei rifiuti, tra gli altri, nel comune di Lucera.
Tale misura straordinaria di gestione, intesa a scongiurare il pericolo di infiltrazioni mafiose nei rapporti con la pubblica amministrazione, dovrebbe protrarsi non oltre i 6 mesi.
Nel frattempo, lo stesso Prefetto, d’intesa con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, aveva già provveduto a nominare tre commissari per la gestione straordinaria e temporanea della ‘Tecneco srl’, assicurando il mantenimento dei servizi essenziali e dei livelli occupazionali aziendali.
I commissari nominati, i commercialisti Mirna Maria Rabasco, Pio Rinaldi e Antonio Rana, iscritti all’Ordine dei Commercialisti di Foggia, assumendo i poteri e le funzioni degli organi di amministrazione, avranno il compito di gestire il servizio per lo smaltimento dei rifiuti, in esecuzione del contratto di servizio vigente.
Alla luce degli eventi sopra ricordati, questa organizzazione sindacale esprime forte preoccupazione per il futuro del cantiere di Lucera, cui non sembra corrispondere altrettanta apprensione da parte delle altre sigle sindacali pur rappresentate in Tecneco.
Ancora meno ansioso sembra essere lo stato d’animo di chi amministra il comune di Lucera, che si ricorda essere la stazione appaltante nel contratto di affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani alla Tecneco.
Nel corso di questi anni caratterizzati dal passaggio dalla raccolta dei rifiuti, alla differenziata sino al porta a porta, il personale addetto, a qualsiasi titolo impiegato e con specifico contratto di lavoro, ha sempre continuato ad offrire la massima disponibilità nei confronti dell’azienda, espletando le proprie funzioni attraverso turni lavorativi non proprio in linea con le norme contrattuali del settore, pur di assicurare un servizio da tutti riconosciuto essenziale per la comunità.
Quando sembrava ormai raggiunto il traguardo della composizione, come da normativa vigente, di un tavolo di trattativa che riscrivesse, in accordo con l’azienda, i termini per un nuovo contratto integrativo aziendale, la tegola dell’interdittiva si è manifestata complicando, di fatto, i già fragili rapporti intercorrenti tra le parti in causa.
I lavoratori, ormai stanchi e delusi per i continui rinvii della trattativa, qualora nel breve non dovessero pervenire dall’azienda Tecneco o dalla stessa struttura commissariale, segnali positivi circa la volontà di rimuovere quegli ostacoli che sino ad oggi hanno impedito un sereno confronto tra le parti, si dichiareranno indisponibili ad effettuare quei turni di lavoro richiesti che non siano contemplati dalle norma del CCNL, preannunciando ulteriori iniziative di lotta sindacale per l’ottenimento dei propri diritti.
per l’esecutivo USB lavoro privato Foggia
Giuseppe Ienco