Lucera – sant’Anna, la comunicazione della minoranza e le parole di Pitta nell’ultimo Consiglio comunale

La condizione del sant’Anna è ritornata all’attenzione del Consiglio comunale. Il rudere, nei giorni scorsi, da quanto si è appreso, ha cambiato ancora proprietà. La notizia ha indotto, nella seduta del 29 novembre della massima Assise, il consigliere Davide Colucci a fare una comunicazione, definita chiarificatrice, a nome di tutta la minoranza.

Nel concreto, Colucci ha detto che il sant’Anna non è ritornato al patrimonio di Lucera, come ha letto su organi di stampa; perché quell’immobile, che deturpa il centro della Città, se guardiamo i vari passaggi della realtà documentale, è privato; e le impalcature e le altre strutture comparse intorno nel corso degli anni occupano il suolo pubblico, tra piazza Duomo e via D’Angicourt. Quel suolo pubblico deve essere liberato, non deve passare altro tempo, come è giusto che sia nell’interesse dei cittadini. Colucci ha aggiunto che, comunque, nulla è stato fatto dalla proprietà negli ultimi anni in termini di lavori. Questa è la posizione che la minoranza assume ufficialmente, nel Consiglio comunale, rispetto ad una vicenda che sta a cuore alla pubblica opinione, stufa dello scempio che si staglia di fianco alla Cattedrale.

Il sindaco Pitta, intervenuto dopo Colucci, ha dichiarato che “una vendita che segue una precedente di circa quattro mesi fa ha tutti i criteri sintomatici per farci preoccupare”. Secondo il Primo cittadino, che un lucerino sia proprietario dell’immobile “nulla toglie e nulla aggiunge alla faccenda”, che è complessa e delineata. Il Comune di Lucera ha una grossa creditoria nei confronti della società che ha venduto alcuni mesi fa e quelle somme devono essere recuperate, nei modi su cui già lavorano il legale e gli uffici, principalmente per l’occupazione (illegittima, ha sottolineato Pitta) del suolo pubblico, “metri di città che sono diventati ad utilizzo privato per una struttura che ha problemi di carattere statico”. “È chiaro che non ci saranno sconti per nessuno, men che meno per un lucerino, che dovrebbe conoscere meglio degli altri la problematica”, ha aggiunto il Sindaco.

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