Riceviamo e pubblichiamo
Negli ultimi decenni, nel territorio lucerino, c’è stato un consistente proliferare di impianti di trattamento rifiuti e delle quantità da smaltire autorizzate per gli impianti in attività. Impianti operanti spesso in precarie condizioni di manutenzione e di sicurezza tanto da essere stati più volte oggetto di severe prescrizioni da parte degli organi di controllo (Arpa Puglia) e in alcuni casi oggetto di chiusura temporanea. Tutto ciò ha allarmato non poco la popolazione locale preoccupata da emissioni odorigene nauseabonde e probabilmente nocive oltre che inquinanti, preoccupata da possibili conseguenze sulla salute e sull’ integrità di un territorio già segnato da recenti gravissime ferite ambientali (Giardinetto, Alghisa, Ex ILCA).
L’Associazione Lucera Non Tace ODV (LNT) lamenta da tempo, su queste problematiche, la scarsa trasparenza e mancanza di informazione fornita alla cittadinanza dalle istituzioni locali, compreso i consiglieri della minoranza richiusa in un’imbarazzante autocensura e nel vuoto di iniziative. La scarsa trasparenza della classe politica è una pratica deprecabile, purtroppo consolidatasi nel tempo per un mix di fattori quali scarso senso democratico, arroganza, autoreferenzialità, spregio del diritto dei cittadini di conoscere le dinamiche che muovono le loro decisioni e di poter vigilare sul loro operato.
In questo “porto delle nebbie” LNT pone pubblicamente all’amministrazione comunale di Lucera le seguenti domande:
1. Quali iniziative concrete sta adottando:
a. per la tutela della salute pubblica e la salvaguardia dell’ambiente,
b. per monitorare lo stato del territorio dal punto di vista ambientale,
c. per prevenire i rischi ambientali nei siti di maggiore criticità in quanto oggetto di sversamenti illeciti, di abbandono e di incendi di rifiuti,
d. per combattere efficacemente il fenomeno delle discariche abusive a cielo aperto,
e. per informare la cittadinanza sulle reali condizioni operative e manutentive dei principali impianti di trattamento rifiuti operanti in loco in relazione ai possibili impatti ambientali e sulla salute pubblica,
f. per il recupero delle cave dismesse in un contesto di sostenibilità ambientale evitando che in futuro possano trasformarsi in discariche,
g. per promuovere tra i cittadini e in particolare tra i giovani la cultura del rispetto dell’ambiente, della tutela del territorio e della legalità.
2. Qual è la posizione dell’amministrazione comunale in merito all’approvazione di progetti di nuovi impianti di trattamento rifiuti o di ampliamento delle quantità trattate in quelli già operanti quali il progetto “in itinere” di Maia Rigenera di trasformazione dell’impianto di Ripatetta in anaerobico per la produzione di Biogas-Biometano (che sono ritenute false Fonti di Energia Rinnovabili)? La posizione di LNT è nota: esprimere parere negativo per attuare una moratoria degli impianti di trattamento rifiuti perché il territorio lucerino è già inflazionato da enormi quantità di rifiuti trattate.
3. Qual è lo stato dell’arte sugli interventi di bonifica in corso (Alghisa…)?
4. Perché non viene deliberato:
a. l’obbligo di indire, con cadenza semestrale, un consiglio comunale monotematico aperto alla società civile sulla Tutela dell’Ambiente, del Territorio e della Salute pubblica per dibattere su iniziative concrete da adottare coordinandosi anche con i comuni limitrofi del territorio dauno?
b. di rendere permanente la commissione speciale ambiente e salute pubblica. Nonostante non abbia prodotto nulla di concreto nel primo anno di attività, si ritiene sia un’istituzione utile alla collettività che ha bisogno di tempo e soprattutto di energie e di determinazione da parte dei suoi membri per rendersi efficace.
LNT e la cittadinanza si aspettano, a breve risposte chiare ed esaurienti.