Il pronto soccorso dell’ospedale di Lucera ha riaperto nella mattinata del 3 maggio. Il servizio, rivolto ad una popolazione che somma ai lucerini anche quella di diversi comuni del Preappennino dauno settentrionale, è stato interrotto per sei mesi, dal 2 novembre 2020, per ragioni che la direzione del Policlinico Riuniti di Foggia, di cui il Lastaria è struttura satellite, ha ufficialmente messo in relazione alla necessità di allinearlo “alla complessa fase epidemiologica che stiamo attraversando”, essendo il presidio lucerino un ospedale no-Covid.
Secondo quanto è stato annunciato, sono stati effettuati lavori di adeguamento infrastrutturale, realizzando percorsi definiti sicuri che permetteranno di fornire risposte efficaci in termini di maggiore funzionalità.
In particolare, l’assistenza verrà garantita dai medici in organico integrati da quelli del 118 territoriale. Saranno garantite due unità mediche la mattina (8-14) e due unità mediche il pomeriggio (14-20). Una unità medica, invece, sarà presente per il turno notturno (20-8). Mentre, un medico sarà reperibile, tra i dirigenti di Chirurgia generale, per eventuali urgenze, dalle 14 alle 8.
Gli infermieri saranno nel complesso dodici, che ruoteranno su tre turni, a questi si aggiungeranno altri cinque a sostegno dell’assistenza nella cosiddetta “zona sporca”, fino al termine della fase acuta dell’emergenza pandemica. Nove saranno gli OOSS, con organizzazione del lavoro su tre turni.
Il Lastaria, ospedale di area disagiata, potrà avvalersi anche della telemedicina; ma, in caso di prestazioni assistenziali più complesse, i pazienti saranno trasferiti al Riuniti di Foggia.