La città di Lucera piange la scomparsa di Renato Gentile, per anni figura centrale nella vicenda politica locale. Renato se ne è andato a 68 anni, a causa di un male incurabile.
Viene a mancare una personalità che ha dato un contributo enorme allo svolgersi del discorso pubblico, in anni difficili, non solo quando la volontà del suo elettorato lo ha portato a sedere in Consiglio comunale e tra gli scranni del Governo cittadino.
Renato, durante la sua esperienza a Palazzo Mozzagrugno (assessore e consigliere comunale), si è distinto per quel modo di non cedere mai alla parola urlata e all’aggressività come codice di comportamento; uomo di mediazione, preferiva l’eloquio pacato, ma non meno incisivo, la nozione sempre documentata e il rapporto collaborativo depurato da ogni forma di pregiudizio.
Renato Gentile, per visione personale, era schierato su posizioni moderate, ma una volta, in una intervista, all’indomani della vittoria elettorale che proclamò sindaco Pasquale Dotoli, a cui era molto vicino, ci disse di non credere più alla tradizionale separazione tra destra e sinistra, conservatori e progressisti, preferendo, nei nostri contesti, guardare alle qualità degli uomini e all’operato di questi per risolvere i gravi problemi della Città. Un pragmatismo derivante certamente dalla sua attività imprenditoriale e dalla consapevolezza delle dinamiche del mondo del lavoro e di quello aziendale. Su queste tematiche, Renato era una grande fonte di spunti e informazioni, che univa alle conoscenze riferite ai meccanismi che governano la gestione della cosa pubblica.
Non meno importante fu la passione per le sorti dello sport locale, su cui era molto aggiornato; spesso era in tribuna al Comunale, dove non lesinava preziosi aneddoti risalenti al Lucera Calcio del presidentissimo Franco Apollo, stagione dei miracoli che ancora oggi scalda i ricordi biancocelesti.
Da vero protagonista della vita cittadina, Renato era un punto di riferimento anche per coloro che non avevano la consuetudine di frequentarlo. Oggi, possiamo dire, senza temere smentita da alcuno, che Lucera perde il più illustre dei suoi sindaci mancati.
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